Bassetti alla guida della CEI

Uno scout sempre con lo zaino pronto per andare là dove la Chiesa, lo Spirito, lo chiama. Così il cardinale Gualtiero Bassetti, nominato il 24 maggio da Papa Francesco come nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana, si racconta, in un’intervista rilasciata al settimanale cattolico regionale dell’Umbria, “La Voce”, e rilanciata dal Sir. A 75 anni, si è presentato di nuovo con lo zaino dal Papa, che però invece di accettare la sua lettera di dimissioni ha prorogato il suo mandato alla guida dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Affidandogli il suo nuovo incarico, Francesco ha provveduto diversamente. L’immagine deo zaino, nell’intervista, ritorna anche in una frase di don Primo Mazzolari: “Quando tu sei stanco nel cammino e butti in terra lo zaino, perché non ce la fai più a portarlo, e ti accasci sul tuo zaino, la Chiesa è l’ambulanza che ti raccoglie”. Nel citarla, il cardinale la definisce un’immagine perfetta della Chiesa di Papa Bergoglio: “Una Chiesa abitata dalla gioia di condividere il Vangelo, sempre guardando il volto di Cristo e china sull’uomo. China sull’uomo perché la Chiesa è un ospedale da campo”.

Dalla votazione dei vescovi italiani riuniti in assemblea (presente anche l'Arcivescovo di Trento Lauro Tisi) erano emersi oltre al nome di Bassetti anche quello del vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, e del vescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, pure due pastori conosciuti e stimati anche in Trentino.

Durante l'assemblea, che è stata aperta dal saluto del card. Angelo Bagnasco che lascia la Cei dopo dieci anni di presidenza, i vescovi italiani hanno incontrato Papa Francesco che ha rivolto loro un discorso come sempre diretto e propositivo: “Non è facile lavorare con questo Papa!” ha detto il Papa scherzosamente a proposito del futuro nuovo presidente ai vescovi riuniti nell’Aula del Sinodo in Vaticano per la loro 70ª Assemblea generale. In questi anni è nata “un’amicizia”,  ha detto sempre a braccio Francesco ringraziando il card. Bagnasco per il suo doppio mandato, decennale, alla guida della Conferenza episcopale italiana. “La mia idea è un dialogo sincero con voi, dove si domandano le cose chiaramente e senza paura”, ha proseguito ancora fuori testo prima di dare corso all’incontro riservato con i vescovi, a porte chiuse.

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