Ciao, radio!

Ultime settimane per il segnale di radio Trentino inBlu, le frequenze vengono cedute. Un percorso pastorale avviato nel 1990 da don Agostino Valentini

E' stata in questi ventotto anni “la radio che ti ascolta”, per citare lo slogan più fortunato. Con il prossimo 31 luglio si spengono il segnale e la storia di radio Trentino inBlu: dal 9 aprile, giorno dell'annuncio della chiusura da parte dell'Arcidiocesi che ha ritenuto di non poter più garantire la sostenibilità economica, le trasmissioni locali erano state gradualmente sospese. L'11 giugno si è conclusa con una transazione la vertenza sindacale che ha portato all'interruzione del rapporto di lavoro giornalistico delle due redattrici Michela Grazzi e Antonella Carlin.

E' in via di completamento in questi giorni la cessione delle frequenze, sulla quale daremo comunicazione nei prossimi numeri. Un messaggio di ringraziamento per il contributo svolto dalla radio trentina in questi anni è arrivato anche dai vertici del circuito cattolico nazionale inBlu (voluto dai vescovi italiani a sostegno delle realtà radiofoniche locali), al quale la nostra radio aveva aderito nel 2009 e con la quale aveva poi collaborato in posizioni di capofila come attestano le dirette estive in onda da Trento per tutto il circuito nazionale. Ed il collega Piergiorgio Franceschini, redattore e caposervizio della radio, ora referente per le comunicazioni sociali, era stato chiamato part time a Milano per un ruolo di coordinamento nel circuito.

La presenza diocesana nell'etere risale ai primi anni Ottanta con le produzioni avviate da don Agostino Valentini (d'intesa con Bruno Luchesa) nel primo studio di via San Giovanni Bosco. Acquistata per iniziativa di don Valentini dalla proprietà vicina a Comunione e Liberazione che aveva sede a Rovereto, radio Studio Sette cominciò le trasmissioni nel 1990 “benedette” dall'allora arcivescovo Giovanni Maria Sartori, con il pastore altoatesino Egger e l'allora nunzio Bressan: era il 28 settembre.

Raccogliendo e rilanciando centinaia di voci, la radio proseguì nel suo servizio anche con le direzioni di don Ivan Maffeis e Marco Zeni, offrendosi al servizio diocesano anche nelle dirette e nei percorsi sul territorio come “Ascolta, si fa vita”. E poi rubriche di ogni tipo, quiz ed omelie, dirette post elettorali e racconti, tante testimonianze, tanti gr locali, collegamenti nazionali, progetti formativi con i giovani come “Radio Memoriae” o l'ultima novità domenicale dello sport “La noche del Dies”, lanciato da Giovanni Melchiori; a lui e a Nicola Bertotti il merito di aver seguito con passione e professionalità fino all'ultima diretta anche la regia dei programmi, apprezzata anche dai colleghi di radio 24.

Il ventennale fu festeggiato nel giardino vescovile in un piovoso sabato di settembre 2010 con mons. Luigi Bressan: si risentirono quel pomeriggio tanti dei protagonisti al microfono in questi anni, alcuni poi passati ad altri ruoli importanti nella comunicazione e nella cultura trentina.

Ingiusto fare nomi, ma fra i tanti che si sono avvicendati ai nostri microfoni ci piace ricordare quanti ci hanno lasciato troppo presto come Benito Cont, Basilio Beltrami, Giovanna Collauto ed i colleghi Marco Pedrini, Michele Niccolini, Maurizio Mellarini e Silvana Jellici Formilan. Per loro e per quanti in questi 28 anni hanno creduto con passione in quest'annuncio del Vangelo nell'etere e nel digitale, resta un grazie che non si spegne.

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