Negli archivi parrocchiali la memoria e il futuro delle comunità

Ha preso avvio venerdì 10 il corso “Archivio storico, archivio corrente. Conservazione e gestione degli archivi parrocchiali”, organizzato dall’Archivio Diocesano Tridentino rivolto ai collaboratori parrocchiali per la tenuta degli archivi delle parrocchie. Si tratta di quattro incontri rivolti a tutti coloro che svolgono il prezioso compito di tenere in ordine gli archivi correnti (ovvero il carteggio e le registrazioni dell’ufficio parrocchiale) e di agevolare la consultazione degli archivi storici. Ai 55 iscritti provenienti da tutte le valli del Trentino si è rivolto con un indirizzo di saluto l’Arcivescovo Lauro Tisi, sottolineando come anche il loro debba essere considerato un mandato al pari degli altri, in quanto contribuiscono in modo importante a conservare la memoria delle nostre comunità e del nostro territorio. Conservare la memoria, infatti, diventa particolarmente rilevante oggi, in cui è fondamentale saper guardare al passato per inventare il futuro: “la sfida dei nostri giorni risiede nel riuscire ad innescare un processo di viva usabilità del patrimonio storico, in modo che diventi fonte di nuova linfa in termini di approfondimenti, conoscenze e di creatività per la progettazione del futuro”.

Durante l’incontro è stato sottolineato il fatto che gli archivi storici delle parrocchie trentine, tra il 1993 e il 1994, sono stati dichiarati di interesse storico dalla commissione Beni Culturali provinciale, e come da allora vadano tutelati come veri e propri beni culturali, al pari di monumenti e opere d’arte. L’unicità della documentazione d’archivio impone ai conservatori un’attenzione particolare per la quale l’Archivio Diocesano, a cui è delegata anche la tutela del patrimonio documentario dell’intero territorio diocesano, si pone da sempre al servizio dei parroci e dei loro collaboratori al fine di trovare per ogni zona la soluzione migliore.

Come bene ha sottolineato mons. Tisi, la volontà della diocesi è quella di lasciare il patrimonio storico sul territorio che l’ha prodotto, ogniqualvolta sia possibile, ricorrendo a depositi e concentramenti, anche solo temporanei, soltanto nei casi in cui gli archivi versino in cattivo stato di conservazione.

Dopo l’incontro introduttivo condotto dalla vicedirettrice dell’Archivio Diocesano Katia Pizzini, sarà dedicata un’attenzione particolare per le registrazioni correnti con una lezione affidata al cancelliere don Alessandro Aste, inoltre si parlerà di conservazione con il restauratore Lorenzo Pontalti e di biblioteche storiche parrocchiali, spesso conservate accanto agli archivi, con la dott.ssa Paola Tomasi.

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