Orso, progetto da ripensare

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E’ ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale S.Chiara di Trento Angelo Metlicovec, il 69enne aggredito dall’orso nel tardo pomeriggio di sabato mentre con il proprio cane passeggiava sul sentiero che conduce dal lago di Lamar a quello di Terlago. L’uomo, morso alle gambe e al braccio, è stato operato.

Intanto non si placano le polemiche sulla gestione dell’orso in Trentino. La questione è stata oggi al centro di un dibattito in consiglio provinciale.

Il servizio di Antonella Carlin. (ascolta qui sotto)

[L’ennesimo attacco dell’orso ad un passante – avvenuto sabato sera nei boschi di Cadine, a pochi chilometri da Trento –  riaccende il dibattito politico e culturale sulla gestione del progetto Life Ursus, che dal 1999 ha reintrodotto i plantigradi in Trentino, presenti in 70 – 80 esemplari.

“Ormai la situazione è sfuggita di mano – tuonano le opposizioni  –  non bastano le regole comportamentali che la Provincia diffonde per una convivenza fra uomo e orso: “Ci sono troppi cuccioli, bisogna spostarli in territori più ampi”.

Fermamente decise a difendere il progetto le associazioni ambientaliste, che invitano a capire “la dinamica dell’aggressione prima di agire con la forza”.

Secondo i responsabili provinciali “la cattura dell’orso resta il principale strumento di intervento a disposizione dell’amministrazione” in attesa della norma di attuazione per  una gestione diretta degli orsi problematici”.   In merito è in corso la discussione in aula del consiglio provinciale di trento.

I forestali intanto sono alla ricerca di tracce genetiche dell’orso che desta paura nei boschi vicini alla città.]

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