Agricoltura, meleti distrutti, si salvano le viti

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Prosegue la conta dei danni all’agricoltura causati dal nubifragio di domenica. Ad essere colpiti soprattutto i meleti, nella zona della Predaia in val di Non, ma anche lungo l’Asta dell’Adige tra Aldeno e Mattarello e in Valsugana. Per molte aziende l’annata è stata quasi azzerata, con danni stimabili intorno tra i 130 e i 150 milioni di euro. La grandine ha infatti distrutto coltivazione già colpite prima dalle gelate tardive di aprile e poi dalla siccità.

Buone notizie invece sul fronte della viticoltura. Le alte temperature intervallate alle rare piogge e l’escursione termica sono stati fattori determinanti per un buon raccolto. Si prospetta un’annata positiva sia sul fronte della qualità che su quello della quantità.  Quest’anno la vendemmia sarà anticipata di circa 15 giorni, con la raccolta che partirà per i bianchi subito dopo ferragosto.

Sentiamo Maurizio Bottura, responsabile Unità viticoltura per la Fondazione Mach. (ascolta qui sotto)

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