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Il sistema delle Casse Rurali Trentine si sta attrezzando per entrare nel Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale Banca seguendo tre direttrici: il consolidamento patrimoniale, la razionalizzazione dei costi e la pulizia del portafoglio crediti.
“La nascita del gruppo bancario a Trento è una sfida non solo per il credito cooperativo ma per tutto il Trentino”, ha affermato il presidente della Cooperazione Trentina Mauro Fezzi. “Sarà un volano per l’economia ed una affermazione importante per la nostra autonomia.
Il presidente di Cassa Centrale Banca Giorgio Fracalossi e il direttore generale Mario Sartori hanno aggiornato sullo stato di avanzamento di costituzione della capogruppo, che attualmente può contare sull’adesione di 110 banche. Diventerebbe l’ottava banca italiana con circa 77 miliardi di attivo e la più solida. Avrà 1.600 sportelli e quasi 11mila dipendenti.
L’iter di costituzione del gruppo prevede entro gennaio la presentazione dell’istanza di autorizzazione in Banca d’Italia e l’avvio con luglio 2018.
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Sotto il profilo della razionalizzazione dei costi, le Rurali hanno portato avanti un percorso di aggregazioni, che ha dato vita a numerose fusioni, portando le banche cooperative provinciali da 41 a 36, per arrivare a 32 a fine 2017 e a 25 in prospettiva nel 2018.
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