Edili in piazza per pensioni, lavoro e contratti

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Anche gli edili del Trentino partecipano alla mobilitazione nazionale dei lavoratori dell’edilizia promossa dai sindacati di categoria di Cigl, Cisl e Uil. Hanno raggiunto Bologna dove sfileranno in corteo insieme ai colleghi di Alto Adige, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Altri presidi sono stati organizzati a Roma, Bari, Palermo e Cagliari. Scendono in piazza per rivendicare pensioni, lavoro, rinnovo dei contratti e sicurezza.

Dall’inizio della crisi in Italia sono stati oltre 800 mila i posti di lavoro persi con una speculare crescita di lavoro nero, grigio e sotto denuncia di ore lavorate, denunciano i sindacati.

In Trentino rra il 2007, ultimo anno prima della crisi, e il 2016 il numero dei lavoratori nelle costruzioni si è quasi dimezzato, passando da 17.800 a 9.557. Ancora più drastico il calo delle ore lavorate che in otto anni sono passate da 19 milioni a 8,5 milioni.

“L’unica strada è fare ogni sforzo per fare ripartire i lavori. Intanto però anche su questo fronte è tutto abbastanza immobile – commenta Maurizio Zabbeni della Cgil. – Serve anche ridurre i tempi degli appalti”.

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