Pensioni, divario di genere

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Pensioni. Una donna percepisce una pensione pari alla metà rispetto a quella di un uomo. Lo evidenziano le statistiche relative alle pensioni erogate dall’Inps: nel 2017 l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia percepita dagli uomini risulta pari a 1.300 euro circa mentre le donne percepiscono in media 689 euro.

Un divario salariale molto forte, dovuto sia agli stipendi inferiori delle donne rispetto agli uomini, sia ai periodi di astensione dal lavoro per maternità, per la cura dei figli o dei familiari. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat, quasi una donna su due rinuncia al lavoro dopo la nascita di un figlio.

Sentiamo il direttore dell’Inps regionale Marco Zanotelli. (ascolta qui sotto)

Sul tema della disparità pensionistica fra uomo e donna e per aumentare la sensibilizzazione e l’informazione è in programma il terzo appuntamento dell’Equal Pension Day, giornata istituita dall’Alleanza regionale per le pari opportunità promossa dall’assessorato regionale alla Previdenza del Trentino Alto Adige.

Dal 23 al 27 ottobre, verranno distribuiti nelle maggiori località della regione dei buoni consulenza, che invitano le donne a prenotare un appuntamento per una consulenza previdenziale professionale e completa presso uno degli oltre 120 Pensplan Infopoint presenti sul territorio regionale.

Il 27 ottobre saranno disponibili due gazebo informativi rispettivamente a Trento (in piazza d’Arogno, dalle 11 alle 17) e a Bolzano (in piazza della Mostra, dalle 11 alle 16) a cura della società Pensplan Centrum: il personale qualificato presente fornirà informazioni in materia pensionistica a favore di tutta la cittadinanza.

Il 28 ottobre, presso il Dipartimento di economia a Trento, sala Conferenze, in via Inama 5, dalle 10 alle 13, si svolgerà un convegno dal titolo ‘Il valore della cura degli affetti nell’economia sociale’.

 

In tema pensionistico, il Governo ha chiuso ogni spiraglio su possibili interventi in materia previdenziale a partire dalla richiesta dei sindacati di uno stop all’aumento dell’età di vecchiaia collegato all’aspettativa di vita previsto per il 2019. Da quell’anno, infatti, si passerà dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni per l’entrata in pensione. In Trentino quanti lavoratori saranno coinvolti?

Sentiamo ancora Zanotelli.

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