Armi nucleari? Anche no

I risultati del sondaggio voluto da Ican e YouGov. Oltre i due terzi degli italiani sono a favore del TPNW e per la rimozione delle armi nucleari USA

La maggioranza degli italiani vuole un mondo senza armi nucleari, a partire proprio dall’Italia. Ben il 72% dei cittadini si è detto favorevole all’adesione al Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari (in sigla: TPNW), mentre il 65% ritiene che si dovrebbero eliminare dal nostro territorio le testate nucleari statunitensi presenti nelle basi di Ghedi e di Aviano. Per il 78% dei cittadini, alle istituzioni finanziarie italiane dovrebbe essere impedito di investire in società coinvolte nella produzione delle armi nucleari e per un significativo 59% i cacciabombardieri attualmente in acquisizione (gli F-35) non dovrebbero essere dotati della “doppia capacità” anche nucleare. Lo dicono i risultati del sondaggio di YouGov commissionato dalla Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (Ican) e dai suoi partner europei (per l’Italia Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo).

Il sondaggio di opinione è stato condotto nei quattro Paesi dell'UE che ospitano armi nucleari statunitensi: Belgio, Paesi Bassi, Germania e Italia. In ciascuno di essi la grande maggioranza delle persone intervistate (dal 56% al 70%, a secondo dei casi) si è detta favorevole alla rimozione delle testate nucleari dal proprio territorio e d’accordo (dal 66% al 72%) con l’ipotesi che il proprio Stato firmi il Trattato che le vieta completamente.

"I risultati del sondaggio mostrano un chiaro rifiuto delle armi nucleari da parte di quegli Europei che vivono più vicini alle armi nucleari statunitensi e che potrebbero dunque essere bersaglio di un attacco nucleare o a rischio di un incidente in quanto in prima linea nel rischio nucleare”, ha detto Beatrice Fihn, direttrice esecutiva di Ican (che ha ricevuto il Nobel 2017).

Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo, che hanno promosso la mobilitazione “Italia ripensaci” che punta a far sì che anche il governo italiano aderisca al Trattato per la messa al bando, giudicano “significativo” il risultato del sondaggio. Città e comuni italiani a decine hanno raccolto l’invito della campagna di votare e approvare Ordini del Giorno a sostegno del Trattato.

Le armi nucleari sono le più distruttive, inumane e indiscriminate che siano mai state create. Una singola bomba nucleare potrebbe uccidere milioni di persone e l'uso anche solo di poche decine distruggerebbe il clima globale, causando una carestia diffusa. La campagna è uno strumento di pressione per spingere i Paesi che ancora possiedono o ospitano armi nucleari ad adempiere ai propri obblighi di disarmo nucleare da tempo non rispettati.

Rete Disarmo e Senzatomica hanno chiesto un incontro al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro degli Esteri Moavero Milanesi per discutere i possibili passi in vista di una adesione al Trattato di messa al bando delle armi nucleari da parte dell’Italia, ma non hanno ancora avuto risposta, pure se nella scorsa legislatura oltre 240 parlamentari avevano sottoscritto la richiesta di un dibattito in tal senso.

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