Bolzano, al posto del Duce la scritta luminosa “Nessuno ha il diritto di obbedire”

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Bolzano. “Il dialogo e la convivenza sono il futuro per la nostra città e la nostra Provincia”. Così il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser commenta l’installazione sul bassorilievo col Duce a cavallo, nell’atto del saluto romano col motto fascista “Credere obbedire combattere”, di una scritta luminosa in tre lingue (ladino, tedesco e italiano) “Nessuno ha il diritto di obbedire”, frase attribuita a Hannah Arendt filosofa, storica e scrittrice ebrea tedesca, che si oppose al nazismo. Uno dei suoi libri più celebri è “La banalità del male”.

Centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia di accensione, che ha visto la piazza raccolta in un minuto di silenzio, poi l’ orchestra Haydn ha suonato l’Adagio per archi di Samuel Barber, che fu eseguito per la prima volta da Arturo Toscanini.

“Occorre impegnarsi ogni giorno – ha detto il governatore Kompatscher-  per i valori dell’umanità e della democrazia”.

“Un passo nella giusta direzione” è la riflessione del vescovo Muser. (ascolta qui sotto)

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