Consiglio apppova riforma dirigenza

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Approvato dal Consiglio provinciale il disegno di legge di riforma della dirigenza della Provincia di Trento. Il testo è passato con 19 sì, 9 voti di astensione e il no del consigliere Filippo Degasperi (5 Stelle). Approvato un emendamento all’articolo 33 di Rossi e Civico sulla possibilità di dare incarichi a pensionati nei settori della docenza e la ricerca. Ma, con un emendamento aggiuntivo, il presidente Rossi ha allargato questa possibilità, come estrema ratio ha specificato, anche ai medici. Rossi ha ringraziato la minoranza e il Consiglio per la velocità con la quale la norma è stata approvata. 

Il confronto si era aperto con la relazione del presidente della Giunta provinciale di Trento Ugo Rossi. “E’ un tassello importante di un disegno riformatore che in questa legislatura abbiamo deciso di imboccare”, ha detto Rossi “Si tratta, ha aggiunto – di uno strumento utile per fare un salto di qualità nella direzione dell’innovazione e competitività”. Obiettivi strategico evidenziato da Rossi è una pubblica amministrazione “veloce, efficace e capace di cogliere le sfide dell’innovazione e della competitività”. Questi i capisaldi della riforma: addio agli “incarichi a vita”; “mobilità interna sia in entrata che in uscita verso il privato”; possibilità di prevedere la figura di “professional” in ambito direttori “per valorizzare al meglio alcuni ruoli attualmente non valorizzabile se non attraverso la costruzione di un ufficio ad hoc”; formazione obbligatoria attraverso il sistema dei crediti formativi; valutazione come elemento fondante nell’attribuzione dell’incarico.

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