Il maialino rosa

Fateci caso, se accendete la televisione quando mangiate. Ormai non ce ne accorgiamo più di quanto ci propina la pubblicità, di quello che ci mettono davanti agi occhi in quel momento: pannolini e pannoloni, assorbenti e dentiere, cibo per cani e per gatti; tutta roba da far passare l’appetito.

Spesso la televisione è ormai come il frigorifero, la lavatrice o la lavastoviglie: continua a funzionare, ad andare avanti, anche se non la guardiamo. Ne siano ormai assuefatti. Quando si va a trovare qualche anziano o ammalat onelle case occorre chiedere che la spengano per poter parlare con un po’ di tranquillità, altrimenti non se ne accorgono neppure e quella continua a blaterare come un insostituibile sottofondo musicale.

Una delle ultime novità strombazzate, per attirare clienti alle trasmissioni delle partite della stagione calcistica televisiva,promette niente di meno che dei collegamenti, non solo a bordo campo, non solo dalla panchina o dagli spalti, ma addirittura anche dagli spogliatoi! Chissà che interessante… mi pare quasi qualcosa di morboso entrare in un luogo riservato lavarsi e a cambiarsi. E mi vien da dire: peccato che la televisione trasmetta solo immagini e suoni, per la vista e l’udito, e non anche gli odori! Passerebbe la voglia di ficcare il naso anche lì!

Come quando in tv si parla del simpatico maialino rosa, bello e sorridente. Per fortuna non si sente anche l’odore! Chi è stato qualche volta a contatto con questi simpatici “produttori” di salami e altri gustosi affettati, sa bene quanto essi puzzano. Il maialino rosa: povero simbolo della realtà virtuale.

dongi

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