Riina, cosa anche nostra

Tra i numerosi casi giudiziari che hanno acceso il dibattito etico in quest'estate c'è anche la richiesta di arresti domiciliari per il capo di Cosa Nostra Salvatore Totò Riina sofferente di diverse gravi patologie. Da una parte l'esigenza di giustizia davanti all'autore e mandante di efferati delitti, dall'altra il principio dell'umanità della pena.

Un attento lettore del corsivo in questa pagina chiede di poter sottolineare con “il tagliacarte” il fatto che la prima forma di umanità è quella che lo stesso detenuto avrebbe dovuto o dovrebbe dimostrare – se è in grado di farlo – chiedendo sinceramente perdono (una volta per tutte a tutti, familiari delle vittime comprese) e manifestando pentimento almeno in questa fase della vita per la violenza perpetrata e per l'odio diffuso. Sarebbe questa la prima condizione necessaria sulla quale valutare la richiesta dei suoi avvocati.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina