La forza della natura

Peter Brown – testo italiano di Anselmo Roveda

“Il giardino curioso”

Giralangolo, 2018

34 p. – € 15,00

Età di lettura: da 4 anni

La forza della natura è sempre sotto i nostri occhi: un fiore che cresce da una crepa nell’asfalto, una pianta rampicante che esce da un buco in un muro, l’erba che sfida il peso della ghiaia del vialetto e spunta tra i sassolini bianchi. Sembra che fiori, piante e erbe siano curiosi di vedere cosa c’è anche dove non è esattamente il loro posto e, quindi, sbucano dove meno ce l’aspettiamo. È un po’ questa l’idea su cui si basa “Il giardino curioso” (Giralangolo), la cui storia, narrata con parole e immagini da Peter Brown, è ispirata da ciò che è successo veramente alla vecchia ferrovia sopraelevata, la High Lane, a New York, sul lato ovest di Manhattan. Per anni i treni hanno viaggiato su quelle rotaie, finché, nel 1980, sono state abbandonate. Da allora, pian piano, la vegetazione ha preso il sopravvento, e adesso, guardando in quella direzione, si vedono fiori, piante selvatiche e alberi: un vero e proprio giardino che si snoda sopra strade e palazzi. Il protagonista del libro è Liam, un bambino che ama stare all’aperto, sempre, anche quando piove. Un giorno, per caso, sale gli scalini di una stazione della vecchia ferrovia sopraelevata. Tra binari arrugginiti e traversine disfatte, Liam vede una macchia di colore: è un fiore che, con fatica, cerca di crescere. Liam non ci mette molto a decidere di prendersi cura di lui e delle altre piantine che via via scopre tra la ghiaia. Liam non è un giardiniere, ma il suo entusiasmo, la sua pazienza e il suo impegno, fanno sì che pian piano le piante comincino a crescere bene e le massicciata si trasformi in un giardino speciale, che sembra muoversi in avanti, curioso di esplorare tutto il percorso della ferrovia. E, alla fine, non saranno solo le piante a spuntare sempre più numerose…

Un albo illustrato interessante per la storia e per come è narrata. Le parole raccontano, ma sono soprattutto le immagini a catturare il lettore. Le pagine si aprono come finestre affacciate su questo giardino e ne mostrano i particolari, riducendo il testo al minimo necessario per lasciar parlare la natura nella sua dirompente rigogliosità.

Un libro positivamente visionario sulla forza della natura che, con la collaborazione di tutti, può cambiare anche il volto di una intera grande città.

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