La forza eversiva della generosità

Fabrizio Silei con le illustrazioni di Adriano Gon

L’Università di Tuttomio

Il Castoro, 2017 – p. 285 – € 13,50

Età di lettura: da 9 anni

I signori Smirth, coppia avida e ricchissima, realizzano un giorno che devono avere un figlio, anzi un erede cui lasciare il loro patrimonio quando moriranno. Anche se per vari motivi non vorrebbe, la signora Smirth dà alla luce Primo. Fino a otto anni il piccolo viene affidato a una balia che lo cresce a casa sua in campagna fino a quando i suoi genitori non lo ritengono grande abbastanza per imparare i sani valori della vita: avidità e egoismo. A quel punto lo riprendono a casa con loro. Ma è un disastro: Primo è generoso, buono e ha grande fiducia negli altri. Regala i soldi e gli oggetti di valore dei genitori e ostacola i loro affari poco onesti. La soluzione è una sola: mandarlo all’Università di Tuttomio, una scuola dove si impara a imbrogliare, a non preoccuparsi degli altri, ad approfittare delle disgrazie altrui, a sopraffare tutti con l’unico scopo di diventare sempre più ricchi.

Un preside arcigno, dei compagni tremendi e degli insegnanti terribili accolgono Primo un gelido mattino all’interno del portone di questa scuola. Tutto sembra finito per lui, ma non è così. Tante cose cambiano dentro e fuori l’istituto da quando ci ha messo piede Primo. Ma come? Il potere di questo bambino buono è molto più forte di quanto si possa immaginare.

L’Università di Tuttomio (Il Castoro) è un libro intelligente e pieno di umorismo che, sovvertendo schemi e convenienze educativi, conduce verso un finale ricco e positivo. Primo è un bambino buono e generoso e la sua storia pone l’accento su alcune questioni abbastanza gravi che riguardano il mondo in cui vivono i bambini, il loro futuro e, soprattutto, gli adulti che ce li stanno accompagnando: la forte competitività in ogni campo (famiglia e scuola comprese), il fatto di non scomporsi più molto di fronte alle notizie negative e la sottomissione al dio denaro che guida ogni scelta. La generosità di Primo, però, è più forte della sopraffazione, ha una forza eversiva, diventa quasi “virale” e non teme nulla. Non avendo conosciuto il male, Primo non è sospettoso e non ha paura degli altri. La sua è l’incoscienza di chi facendo del bene, arriva a fare grandi cose.

Finalista al Premio Strega Ragazzi 2018, questo romanzo, che molto deve a Roald Dahl, attraverso eccessi e caricature, contiene molto su cui riflettere, senza rinunciare a divertire. Una lettura per ragazzi da consigliare anche agli adulti.

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