Le cose che ci fanno “volare”

Kim Sena, Lea e l’elefante – Orecchio Acerbo, 2017 – 32 p. – € 15,00 – Età di lettura: da 5 anni

Volare si può. Basta crederci. Basta scoprire il segreto per poterlo fare. Come in “Lea e l'elefante”. Lea è una bambina cui sembra non mancare niente: vive in una bella casa, anzi, in un magnifico palazzo, ha giocattoli, orsacchiotti, dolci, matite colorate. Tutto quello che un bambino può desiderare. Lea, però, non è felice. Da sola si annoia. Vorrebbe qualcosa di diverso. Decide quindi di uscire a parlare con uno degli elefanti che sempre vede dalla finestra. Anche l'elefante è annoiato e desidera qualcosa di nuovo, così non esita ad accettare l'invito di Lea per un tè nel suo palazzo. Lea mostra all'elefante tutte le sue cose e per essere sicura che non se ne sarebbe andato presto, gli offre di insegnargli a volare. L'elefante è molto interessato soprattutto all'idea di volare. Rimane quindi con Lea e per un po' si impegna nei tentativi di volo. Ad un certo punto, però, decide di tornare al suo branco, a giocare nel fango con gli altri elefanti. Lea triste e sconsolata confessa di aver mentito sul saper volare solo perché voleva che lui restasse con lei. Improvvisamente un forte vento distrugge la casa di Lea e le porta via tutte le sue cose. Alla piccola sembra non restare altro che la disperazione, ma…

Un albo illustrato di alta qualità in cui le illustrazioni svolgono un ruolo fondamentale nella presentazione dei significati metaforici della storia. Figure in bianco e nero, con la sola eccezione di un palloncino rosso (elemento quasi magico che illude l'elefante di poter volare) si trasformano nelle ultime tre pagine doppie in tavole colorate. È qui, infatti, che si rivela il senso di tutta la narrazione: gli oggetti non possono riempire il vuoto che solo l'amicizia può colmare.

Quella che Kim Sena ci propone con grande qualità di testo e di illustrazioni, che il grande formato ben valorizza, è una storia sulla povertà del possedere “cose” paragonata alla ricchezza di avere “relazioni”. Possedere palazzi, giocattoli, oggetti e non poterli condividere con nessuno rende la vita grigia e triste. L’amicizia, invece, è preziosa più di ogni palazzo, di ogni giocattolo, di ogni oggetto, dona sicuramente “colore” alla vita e… insegna a volare.

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