Imparare a vedere la bellezza

La bellezza della famiglia è il tema attorno a cui ha ruotato la festa delle famiglie organizzata domenica 14 settembre dalla parrocchia di Vezzano. Un tema di grande attualità, analizzato durante un partecipato talk show sotto diversi aspetti: il messaggio della televisione, in particolare nella pubblicità e nella fiction, la parola della Chiesa, le iniziative della Provincia Autonoma di Trento.

Fin dai tempi di Carosello, la famiglia è protagonista e destinataria della pubblicità, a partire dai bambini, motori degli acquisti dei genitori. Curiosando un po' sulla rete, alla ricerca di vecchi e nuovi spot, non è difficile realizzare che la famiglia della pubblicità è bella per definizione. Una bellezza che brilla in superficie per l'assenza di problemi, che se fanno eventualmente capolino vengono prontamente risolti da una nuova auto, un piatto di pasta, una cucina moderna.

Nella famiglia del Mulino Bianco ogni componente ha un ruolo ben preciso che recita senza sbavature, alla mattina ci si sveglia con il sorriso sulle labbra e se la pasta Barilla, per scelta aziendale recentemente contestata, si rivolge preferibilmente al nucleo “tradizionale” papà-mamma-due figli, c'è chi, come I quattro salti in padella Findus, non disdegnano le famiglie “moderne”, presentando con naturalezza una coppia omosessuale che si svela davanti alla mamma-suocera, in un forse involontariamente ironico parallelo tra famiglia e cucina alternativa.

Di qualsiasi famiglia racconti, la pubblicità tende comunque a semplificare e quindi a banalizzare le complessità, i conflitti e i cambiamenti che si nascondono dietro a quello che rimane il pilastro delle nostre comunità. La comunicazione pubblicitaria deve essere per definizione veloce e immediata, lavora sulle emozioni per catturare l'attenzione e spesso ci riesce senza neanche che ce ne accorgiamo. D'altronde, il concetto che “basta l'amore per superare ogni ostacolo” è la chiave anche di molte fiction, dove la famiglia allargata o alternativa sembra diventata ormai normalità.

Ma non dobbiamo dimenticare che una buona televisione comincia anche da una visione matura da parte dello spettatore. In un mondo dove ormai è impossibile fare a meno di media sempre più invasivi ma anche ricchi di opportunità, è compito di ciascuno attrezzarsi per capirne i linguaggi e i meccanismi, per poterli analizzare criticamente e gustare con maggiore consapevolezza i buoni prodotti che ancora vengono proposti, anche se magari nascosti nei palinsesti.

Qualche anno fa l'ufficio comunicazioni sociali, in collaborazione con l'Aiart e Vita Trentina, ha realizzato un cofanetto pensato proprio per le famiglie, una guida critica e creativa a diversi generi televisivi. “Riaccendiamo la tv” è ancora disponibile, per chiunque volesse avventurarsi in modo diverso nell'affascinante mondo del piccolo schermo (per informazioni: 0461/891375).

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina