Germogli di cipolle

GERMOGLI DI CIPOLLE. Le cipolle levate dalle aiuole nell’autunno scorso, poste in locale buio ed ben areato per tutta l’inverno, vanno in questo periodo facilmente incontro ad un germogliamento anticipato. Quelle che ora lasciano già intravedere il germoglio verde non si devono certo eliminare. Vanno per contro interrate a poca profondità in posto protetto e coperte con del tessuto non tessuto. Nel giro di un mese svilupperanno uno scapo fiorale verde e molto tenero. Se lasciato sul posto lo scapo fiorisce e produce fiori e quindi i semi. Raccolto prima che emetta i fiori, si può usare in cucina per insaporire soffritti e minestre oppure consumato tal quale alla stregua dell’asparago.

CONCIME AGLI ASPARAGI. La naturale povertà delle terra sabbiosa e la produttività costante anche dell’asparageto coltivato nell’orto di casa richiede ogni anno buoni apporti di nutrienti, organici e chimici. Anche gli asparagi, come ogni altra orticola o coltura agraria, ha bisogno di fertilizzanti durante tutto il ciclo produttivo. Se l’asparagiaia è in produzione le concimazioni si devono eseguire in autunno o in primavera, meglio se prima della eliminazione della vegetazione aerea e della rincalzatura, per quanto riguarda gli elementi principali (fosforo e potassio). L’azoto invece va somministrato con gradualità: 1/3 a primavera, 1/3 a metà raccolta e il resto alla fine della stessa. Le formulazioni diverse dei concimi chimici consigliano l’uso di complessi granulari facili da distribuire. Non dimenticare che la produttività di turioni e la durata della coltura è regolata soprattutto dalla presenza di sostanza organica (humus) che va interrata in quantità e in profondità al momento dell’impianto e ogni anno nel periodo autunnale.

A SPAGLIO O A FILE. La semina detta a “spaglio” si pratica solo in piena terra e su terreno lavorato e ben sminuzzato. Si usa sempre per la formazione del tappeto erboso, ravanelli e misticanze dell’orto e per piante da fiore annuali in giardino al fine di creare un effetto del tutto naturale. E’ veloce da fare, ma richiede una buona manualità, altrimenti si rischia di avere una eccedenza di seme in alcune zone e una carenza in altre. A germinazione avvenuta bisogna avere la pazienza di cercare le malerbe che occorre togliere in quanto “rubano” nutrienti ai semi delle piantine. Per la semina a “file” occorre tracciare preventivamente sul terreno uno o più solchetti con l’uso di un vanghetto. Richiede più tempo, ma solo inizialmente. Sulle righe la germinazione sarà più omogenea e vigorosa rendendo ben visibili le infestanti che saranno facili da eliminare manualmente E’ l’ideale per seminare quasi tutti gli ortaggi e per formare bordure da fiore ordinate, magari disegnando letteralmente il terreno formando semine a cerchi concentrici o intersecati o altri disegni geometrici.

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