La vera mimosa

LA VERA MIMOSA. La mimosa, il fiore simbolo della giornata della donna che si celebra l’8 marzo proviene da una specie di acacia (Mimosa dealbata). ma pochi sanno che la vera mimosa è un’altra. Botanicamente chiamata Mmimosa pudica, è conosciuta col termine volgare di “sensitiva”. E’ una pianta importata dal Brasile intorno al 1600, rustica e di facilissima coltivazione.

E’ interessante non tanto per i suoi fiori, ma per la sua estrema sensibilità (da cui il nome) quando viene toccata, anche accidentalmente: al tocco infatti le sue foglie si chiudono su se stesse. Se il tocco è leggero la chiusura è lenta ed i piccioli tendono a rimanere fermi. Diversamente è rapida ed anche i piccioli ripiegano verso il basso. Per i botanici questo comportamento, per certi versi unico, è regolato da speciali organi detti “pulvini motòrii”, che si trovano alla base delle foglioline e dei piccioli. E’ proprio questo curioso comportamento che la rende ricercata. Non sempre infatti è reperibile presso i fiorai.

Il termine “mimosa” deriva dal latino “mimus” (o al greco “mimos”) e significa attore, per la capacità di queste piante di cambiare aspetto.

La sensitiva cresce spontanea nelle savane tropicali del Brasile, ma gli archeologi ne hanno trovato semi addirittura in alcune tombe cinerarie romane.

La mimosa pudica è pianta alta al massimo 70-80 centimetri. Ha consistenza erbacea con fusto molto spinoso e foglie grandi caratteristiche, di forma palmato-pennata (ricorda curiosamente il palmo della mano e le foglie, che sono quattro, le penne di un uccello). Su ogni foglia pennata ci sono tantissime foglioline opposte che al tocco si chinano. I fiori sono infiorescenze sferiche color lillà-rosa.

POLVERE DI ROCCIA. Per proteggere ortaggi e piante ornamentali oggi in commercio si trovano sostanze naturali efficaci contro le malattie, insetti dannosi e batteri. meritano citazione a tal proposito le micorizze stimolanti dell’apparato radicale il propoli a protezione totale e naturale, il chitosano e il bicarbonato di sodio che cera ambiente sfavorevole all’attività di molti insetti. Ma il prodotto più usato oggi è la verimiculite una polvere di roccia proveniente da grandi giacimenti americani. E’ un silicato idrato di alluminio, ferro e magnesio. La sua caratteristica principale è quella di trattenere l’acqua sino a cinque volte il suo peso e rilasciarla poi gradualmente nel terreno. Oltre ad avere un pH tra 6 e 8, è molto ricca di elementi minerali nutritivi e soprattutto è un materiale sterile. Ha struttura porosa per cui aumenta la dotazione idrica del suolo e viene facilmente colonizzata dai batteri. Non serve direttamente alla lotta contro funghi e insetti, ma mantenendo in salute la pianta questa ha più forza nel combattere le avversità parassitarie.

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