Orchidea senza fiori

ORCHIDEA SENZA FIORI. Se la vostra orchidea non fiorisce le cause vanno ricercate nella maggior parte dei casi nelle condizioni di ambiente, umidità e temperature inadatte. Va detto che mentre nelle serre le orchidee sono in grado di fiorire anche più volte nell’anno, nei nostri appartamenti raramente queste piante trovano le condizioni ottimali di sviluppo. Per fiorire vogliono concimazioni costanti con nutrienti specifici, nebulizzazioni fogliari frequenti e temperature e umidità comprese rispettivamente tra i 20-22°C. e 70-80%.  Il caldo secco dei locali durante la stagione fredda  sono appunto deleteri alla fioritura di quasi tutte le orchidee.

CANCRI RAMEALI.Ho visto durante la potatura che il melo del giardino presenta su tronco e rami strane gocce gommose traslucide e rossastre. La corteccia è screpolata”. Di cosa si tratta? (Lanfranco di Rovereto).

Si tratta di cancro corticale causato da un microorganismo fungino che infetta i rami penetrando attraverso le ferite di varia origine (da taglio, grandine, ecc.)o micro ferite da distacco delle foglie. Il fungo causa la formazione di cancri anche diffusi evidenziati dalla comparsa di cuscinetti costituiti da ammassi fungini color del salmone che col vento e con la pioggia rilasciano spore che vanno ad originare altre infezioni. I cancri più vecchi formano le classiche gocce di consistenza gommosa e colore tendente al rosso. Anche questi sono all’origine di nuove infezioni. Tutti i rami colpiti si devono asportare. Per la lotta diretta è necessario eseguire trattamenti cicatrizzanti in autunno con prodotti a base di rame, ossicloruro o poltiglia bordolese ad alte dosi.

PASTIGLIE ANTIFIORETTA. Un lettore vuole sapere di cosa sono composte le pastiglie che usa per prevenire la fioretta  del  vino che diligentemente cura nella sua piccola cantina familiare.

La nostra risposta. Le pastiglie antifioretta sono autorizzate solo per l’Italia dal Regolamento Ce n° 606/2009 approvato dalla Commissione europea il 10 luglio 2009, allegato 1°, punto 33.

Sono composte da paraffina solida ((E905) contenete una percentuale di isotiocianato di allile, sostanza presente in molti alimenti nei quali viene usata come conservante per insaporire o dare la caratteristica nota di “piccante”. Posta nelle botti o damigiane o altro contenitore di vino la pastiglia galleggiando rilascia l’isotiocianato di allile che ha l’effetto di sterilizzare l’aria tra il vino e la chiusura del contenitore (chiusino, tappo) impedendo lo sviluppo della fioretta che altro non è che un fungo. La pastiglia va sostituita di tanto in tanto. Il vino, se commercializzato, deve essere assolutamente privo di pur minime tracce di isotiocianato. Altro prodotto antifioretta molto usato nelle piccole cantine è l’olio di paraffina, sostanza liquida, insapore e inodore.

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