Adunata, le scuse del Coa alle donne

Il Comitato organizzatore dell’Adunata nazionale degli alpini, tenutasi a Trento dall’11 al 13 maggio, a nome dell’Ana nazionale si scusa per i comportamenti molesti denunciati dalle donne

In seguito agli episodi segnalati da alcune donne, durante l’Adunata nazionale degli Alpini a Trento, il Comitato organizzatore, a nome dell’Ana nazionale, condanna fermamente ogni atteggiamento che possa aver dato adito a situazioni spiacevoli nei loro confronti ed esprime piena solidarietà verso chiunque si sia sentita molestata o a disagio.

L’Ana si dissocia totalmente da simili comportamenti, assolutamente estranei ai valori di rispetto, concordia e solidarietà che ogni giorno gli alpini evidenziano nel servizio alle loro comunità e a chiunque si rivolga a loro.

Il Comitato, anche a nome dell’Ana, prendendo atto di queste testimonianze, esprime totale solidarietà e vicinanza al mondo femminile, invitando chi avesse subito comportamenti offensivi o lesivi a rivolgersi alle autorità competenti, per la dovuta segnalazione o per eventuale denuncia.

Questo, fermo restando il grande clima di gioia che gli alpini hanno saputo trasmettere, insieme ad un grande sentimento di pace e di fratellanza, capace di sedimentare senso di responsabilità, amicizia e condivisione. E senza scordare che un secolo di storia, dalla nascita dell’Ana nel 1919, ha sempre visto le donne al fianco degli alpini, stimate e rispettate, preziose collaboratrici dei loro impegni e dei loro successi, senza che mai gli alpini abbiano dato adito a comportamenti meritevoli di riprovazione.

Uno stile e una considerazione per il mondo femminile, che oggi vogliamo ribadire come conquista culturale appartenente al Dna alpino, sul quale non è possibile alcuno sconto, né soprassedere per alcuna ragione.

Il Presidente del COA

Renato Genovese

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