1, 2, 3 …

La prima serata del sabato affidato alla musica: la Rai scommette e vince

“Insieme” di Mina segna il debutto di Fiorella Mannoia in Tv. E non poteva essere altrimenti. Il paragone sarebbe scattato comunque in automatico. Anzi probabilmente per molti il progetto proprio questo si proponeva: riportare in televisione quel genere di varietà, di intrattenimento. Lieve, gentile. Senza pretese di approfondimento e senza troppi orpelli. La semplice eleganza di una signora della canzone. Ed oggi la “signora della musica d’autore” è lei. Fiorella Mannoia. L’omaggio è dichiarato dalla stessa interprete romana nelle sue prime parole: nessun timore del confronto, in verità impegnativo, dunque. Ed è giusto che sia così, altrimenti avrebbe potuto rinunciare e non mettersi in gioco a 63 anni, con nulla ancora da dimostrare ed un personaggio, un’immagine da difendere.   

Tanto cantanti, sempre più, si stanno cimentando con questo nuovo ruolo e fanno tv. Non gli ospiti ma un vero e proprio show tutto loro. E se personaggi come Celentano e Morandi in fondo hanno sempre portato avanti le loro carriere su un doppio binario (tre se si considera anche il cinema), altri hanno “giocato” a fare televisione. Lucio Dalla, Claudio Baglioni e più di recente Laura Pausini ed anche Mika. Un modo per riportare la musica al centro del varietà, anche se forse la strada non è far fare ai cantanti i conduttori. Qualcuno ne è uscito meglio, altri meno. Fiorella Mannoia ha proposto uno show che in fondo non si discosta molto dal suo modo di essere cantante: elegante e sobrio. Nulla di spettacolare, scoppiettante o troppo costruito. Ha giocato l’arma dell’ironia con gli ospiti ben istruiti per insistere sul suo non essere del mestiere e non aver mai vinto Sanremo. 1,2,3 … Fiorella! richiama un gioco di bimbi. E lei ha giocato. Con tanta musica ma non solo. Il suo è stato un vero One Woman Show: sempre sul palco, o meglio davanti alle telecamere, erano gli ospiti ad alternarsi al suo fianco. Uno dopo l’altro. Cantanti come Clementino, Max Gazzè, Ligabue, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri (fugace ed emozionante apparizione in “quello che le donne non dicono”) ed Ivano Fossati. Ma anche Alberto Angela, gli attori Sabrina Ferilli e Marco Giallini, la nuotatrice Federica Pellegrini. Non è il suo mestiere e si è visto: un po’ di impaccio nelle interviste, nel chiudere con un ospite e accogliere l’altro, negli sketch. Ma le chiacchiere sono state poche, brevi. Quasi dei pretesti per aprire alla musica, ai duetti. E lì, tanto di cappello: ha giocato i suoi assi e non si può dire nulla.

Gli ascolti la premiano: quasi 4 milioni di telespettatori e uno share del 21,6%. La Rai ha vinto il sabato sera e la scommessa. Un sabato sera televisivo diverso, non urlato. Solo un po’ di buona musica al centro di un programma d’intrattenimento. Come nella Tv di una volta, quella dove l’intrattenimento era leggerezza. E dove Mina cantava Battisti. Insieme.

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