Una strada per la fiction

Una nuova fiction che deve dimostrare di valere il suo successo

Immersa nelle pianure piemontesi, cascina Morra è una florida azienda che produce grano e alleva capi di bestiame. Il successo è saldamente nelle mani di Fausto, austero capofamiglia che ha saputo creare dal nulla un piccolo impero. Accanto a lui la moglie Gloria, i figli Lorenzo, Milena e Viola, l'amico Michele. L'annuale festa del raccolto non riesce però a scacciare le ombre sollevate da Paolo, ispettore veterinario della Asl, che indaga su una truffa legata alla gestione del bestiame. Il mattino seguente, la scomparsa del giovane si associa ad un incidente in cui è vittima Fausto, che cade in coma. Il suo risveglio, dopo cinque lunghi anni, apre la strada del ritorno verso una casa che appare molto diversa e continua a nascondere un inconfessabile segreto.

Partita il 14 novembre scorso su RaiUno, La strada di casa ha subito conquistato il pubblico, confermando oltre cinque milioni di spettatori anche alla seconda puntata delle sei in programma il martedì in prima serata.

Punti di forza della nuova fiction, diretta da Riccardo Donna, sono la trama che associa le vicende famigliari ad un giallo reso più misterioso dall'amnesia del principale indiziato e le buone prove degli interpreti, da Alessio Boni nella parte del protagonista fino ad un sempre bravo Sergio Rubini nelle vesti di Ernesto, un tempo amico e complice e ora principale accusatore di Fausto, passando per una convincente Lucrezia Lante Della Rovere.

Il motore della storia è doppio, da un lato il tragico mistero della scomparsa di Paolo, dall'altro il ritorno di Fausto che obbliga ogni personaggio a fare i conti con se stesso perché la sua drammatica uscita di scena iniziale ha cambiato tutti: Gloria, da donna innamorata ma delusa dall'uomo per cui ha rinunciato a tutto, si è laureata e ha assunto un ruolo chiave nell'azienda, lasciando che il suo cuore si avvicinasse a Michele; Lorenzo ha preso le redini della cascina, a cui ha impresso una decisa virata rispetto alle scelte paterne, preferendo all'allevamento intensivo l'agricoltura biologica; in Milena il conflitto adolescenziale con il padre si è trasformato in un affetto profondo che la fa diventare il suo braccio destro.

La storia si snoda tra il tentativo di Fausto di riprendersi la sua vita, la sua memoria cancellata dal coma che torna, il rischio di fallimento dell'azienda. La regia la disegna con mestiere, supportata da un'ottima fotografia, ma la serie manca un po' di ritmo e sconta alcune ingenuità narrative che rendono a tratti scontato l'intreccio, come il contrasto tra Fausto e il fisioterapista Bashir, fidanzato di Milena, basato su pregiudizi razziali, o il rapporto virtuale, e inizialmente inconsapevole, tra Viola e il suo professore.

Se il racconto riuscirà a decollare come sembra promettere, La strada di casa potrebbe essere un bell'esempio per la fiction italiana… lo scopriremo nelle prossime puntate.

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