Violetta “accalappia” consumatori

La Disney ci riprova. Ed ancora una volta non sbaglia. E' una formula vincente, evidentemente, quella del canale Tv dedicato ai più piccoli. Capace ancora oggi di reggere il mercato. Cambiano i tempi, è cambiata la televisione. Ma il progetto della Disney non solo continua a funzionare. Anzi, migliora e s’è avvantaggiato di una globalizzazione sempre più “facilitata”. E così se prima i piccoli talenti venivano lanciati sulla piazza nazionale (Stati Uniti s’intenda, non una piazzetta limitata) sperando in un riscontro internazionale successivo, ora il successo è immediatamente planetario.

Dopo i vari Britney Spears, Justin Timberlake, Christina Aguilera, Hilary Duff e l’ultima Miley Cyrus ora è il momento di Martina Stoessel. Il nome per ora non dice nulla, ma segnatevelo perché avrà fama certa. Il percorso è collaudato e va seguito passo passo. Il fenomeno è Violetta, la gloria personale arriverà più avanti. Il prodotto è studiato nei dettagli e non si può sgarrare. Un telefilm di taglio musicale, il personaggio principale giovane, talentuoso e di sani principi, che diventa idolo e riferimento dei giovanissimi. Passano gli anni, cresce la protagonista e cresce il suo pubblico. Superata l’età da Disney Channel il personaggio smette di esistere e l'artista intraprende una carriera musicale. Cambiando nome e faccia, così che i fan-ragazzini possano continuare a riconoscersi. Un modo per affiliare il pubblico, crescersi insomma i consumatori di domani. E per molti è stata ed è una carriera importante.

Ma a che prezzo? I nomi del passato ci insegnano che non sempre il passaggio è indolore. Non solo per il pubblico. Il salto dalla Disney allo spietato show business “dei grandi” le star lo pagano duramente, con crisi di identità e difficoltà nel trovare il proprio posto nel mondo. Doversi togliere l’etichetta di “brava ragazza” che la Disney impone o voler prendere le distanze dal personaggio per dimostrare di essere cresciute porta ad esagerare. Esempio più eclatante è Miley Cyrus che, svestiti i panni della “perfettina” Hanna Montana, ha girato dei video del suo ultimo album che le Tv non possono trasmettere in fasce orarie protette. E dunque da modello fin troppo ideale, diventa cattivo esempio.

Violetta – che piace soprattutto alle piccolissime, fascia 9-10 anni – è una telenovela argentina, ma rappresenta un fenomeno già internazionale. Sei album già prodotti, più una tournee mondiale che ha toccato anche l’Italia. Violetta ha cantato ad inizio anno a Milano, Roma, Napoli, Catania, Padova, Firenze e Torino facendo registrare il tutto esaurito ovunque. I prezzi dei biglietti inizialmente andavano da 60 a 90. Poi si sono impennati davanti alla forte richiesta, superando ampiamente i 200 euro. Bambine che, evidentemente, sono state accompagnate al concerto da un adulto. Insomma almeno 2 biglietti per famiglia eppure nessuna difficoltà a riempire il Forum di Assago o il Palalottomatica di Roma. Allora forse la colpa non è tutta della Disney. Non solo dalla Tv ci si potrebbe aspettare qualche esempio più educativo.

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