Sportivamente l’abbiamo voluta prendere così, quasi come un complimento. La circostanza che quest’anno l’influenza che ci ha costretto a letto colpisce prevalentemente l’età pediatrica, l’abbiamo letta come un riconoscimento di una tenera età che anagraficamente non ci appartiene più.

La permanenza forzata a casa per qualche giorno ci ha portato a domandarci quale sia la reale offerta televisiva proposta a chi la mattina la passa a casa per scelta, costrizione o necessità.

E’ bastato un po’ di zapping qua e là tra le decine di emittenti nazionali e locali per avere subito un quadro abbastanza delineato.

Lo premettiamo: al giorno d’oggi l’offerta di internet appare insostituibile, per la capacità intrinseca di fornire in maniera semplice ed economica informazione e formazione anche di buona qualità in qualsiasi ambito, a condizione di saper e voler fare di questo strumento un uso responsabile ed accorto.

Detto questo, bisogna però ammettere che anche la programmazione del piccolo schermo può offrire spunti costruttivi, magari mentre il telespettatore è impegnato a compiere le faccende di casa.

Le tematiche che vanno per la maggiore sono ovviamente quelle delle vicende politiche e di attualità che popolano anche i telegiornali, ma ci sono parsi degni di rilievo anche i programmi dedicati alle tematiche culturali in senso lato, religiose, storiche, della salute o su ambiti specifici e di interesse attuale. Ricordiamo in tale ambito le reti “specialistiche” come TV2000, Telepace, RaiStoria, History Channel o RaiNews.

Ci siamo imbattuti ad esempio in un interessante approfondimento sui pericoli connessi all’uso di internet, dalla frequentazione dei social network agli acquisti in rete. Le avvertenze puntuali dell’esperto hanno rafforzato la nostra convinzione che in tali materie l’informazione “di consumo” è molto diffusa, ma che questa purtroppo spesso non basta per preservare da inconvenienti.

Ci sono piaciuti anche i reportage di carattere religioso o storico. Gli approfondimenti sui grandi drammi del secolo scorso ci sono parsi particolarmente utili per portare a conoscenza vicende “di ieri” cadute velocemente nell’oblio e che probabilmente non vengono adeguatamente trattate neppure sui banchi della scuola.

Non sono mancate neppure sulle reti locali rubriche di informazione sanitaria, con brevi e utili consigli, naturalmente con un linguaggio ed un livello di approfondimento compatibile con il mezzo televisivo e l’eterogeneità del grande pubblico.

In questa veloce carrellata abbiamo volutamente tralasciato le proposte di telefilm e film magari anche di buona qualità, offerta da reti generaliste o espressamente dedicate, in quanto nella fiction risulta per definizione prevalente su tutti gli altri l’elemento di svago e di intrattenimento.