Lettori da nutrire

Sono sempre più le pubblicazioni per bambini o ragazzi che affrontano temi sociali importanti e raccontano la realtà anche nella sua durezza

Anche quest’anno la Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna si è dimostrata un importante appuntamento per chi lavora a vario titolo nel campo dei libri per bambini e ragazzi e della promozione della lettura.

Non una fiera di “libretti” e “libricini” per bambini, ma una fiera che ha mostrato una grande attenzione per i giovani in quanto lettori attenti ed esigenti cui portare il massimo rispetto. Non si può, infatti, prescindere dalla qualità dei materiali che si propongono ai bambini e ai ragazzi, se si vuole creare dei lettori. La lettura deve diventare e rimanere un’importante competenza da padroneggiare, soprattutto in un momento storico come il nostro in cui c’è grandissimo bisogno di “literacy”, di capacità, cioè, di andare oltre la lettura come decodificazione per leggere, comprendere, rielaborare e far propri testi di vario tipo. La lettura non è importante solo per la crescita culturale personale, ma è precondizione per poter essere cittadini consapevoli e determinanti.

Date queste premesse, le tendenze viste a Bologna sono all’insegna della realtà, anche la più dura, dei valori, del rispetto contro ogni stereotipo, della bellezza di lingua e di illustrazione.

Non c’è un filone vero e proprio, ma sono sempre più le pubblicazioni che, sia nella narrativa come anche in diversi libri illustrati per i più piccoli, affrontano temi sociali importanti come le migrazioni (“Bruciare la frontiera” – Feltrinelli), l’emarginazione (“La scuola dal tetto di paglia” – Giunti), la guerra (“Le volpi del deserto” – Mondadori; “Conflitti globali” – Giralangolo, “Il volo di Sara” – Fatatrac), i pregiudizi (“La donna cannone” – Curcio, “Cosa saremo poi” – Lapis), l’accoglienza (“La vera storia di Esther la super maialina” – Sonda), il rispetto per sé (“Igor” – Edizioni corsare) e per la natura (“Cento passi per volare” – Salani).

Grande assente ancora come da molti anni a questa parte, seppur molto richiesta, la non fiction. Solo pochi apprezzati esempi di narrativa non fiction che piace ai ragazzi e agli adulti: un modo nuovo, almeno in Italia, di veicolare concetti e pensieri delle varie discipline attraverso la narrazione. Ne sono esempio “Ragazze con i numeri” (Editoriale Scienza), “Oh, Harriet” (Giunti), “Il ladro di Picasso” (Edizioni Corsare).

La fiera di Bologna, oltre a presentare le novità, è occasione di confronto tra la produzione italiana e quella di altri paesi. Questo mette in evidenza aspetti positivi e altri meno, come il fatto che da noi si tende a scrivere e a pubblicare soprattutto ciò che gli adulti richiedono per bambini e ragazzi, piuttosto che ciò che interessa e coinvolge i giovani lettori. Tanti libri istruttivi e didascalici controbilanciati, per fortuna, da alcuni romanzi interessanti che sanno strizzare l’occhiolino ai ragazzi. Libri come “L’isola del Muto” (San Paolo), “The Game” (Mondadori), “Le avventure di Augusta Snorifass” (Mondadori), “Storia di Fiordaliso”(Giunti) e “Onora il padre” (Feltrinelli), solo per citarne alcuni, sono storie ben scritte e ben raccontate che sanno interessare e/o divertire e riescono a vincere la noia, il peggior nemico della lettura.

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