“Soltanto la passione spinge i piccoli editori”

Alla vigilia di “Medita” i promotori del libro trentino doc si presentano al loro pubblico

“Alla fine, se guardiamo solo l’aspetto economico, i conti non sempre tornano. E allora è soprattutto la passione a farci andare avanti”. Alla vigilia della Mostra dell’editoria trentina, i responsabili delle 17 case aderenti all’associazione (ben 14 quelli presenti sotto il tendone di Piazza Fiera dal 19 al 23 settembre, orario 10-20) si “confessano” senza mezze verità, sicuri di trovare proprio nei lettori visitatori motivi di soddisfazione personale. “Il successo crescente della nostra mostra annuale – spiegano il presidente Paolo Curcu con la collega Manuela Dalmeri – sta nell’occasione preziosa di mettere a confronto noi editori e i nostri autori con quella fetta di lettori che apprezzano il libro trentino e ne attendono le novità”.

I nuovi titoli che saranno al centro delle presentazioni (anche due lavori di Vita Trentina, vedi sotto) rappresentano lo sforzo d’incontrare l’interesse della popolazione, ben conoscendo peraltro quello che il fresco Rapporto nazionale sull’editoria 2017 definisce “il problema dei problemi”: “Il basso indice di lettura costituisce il principale problema di crescita dell’editoria nazionale – vi si legge – significa avere un mercato più piccolo rispetto a quello delle altre editorie continentali con cui si confronta”. Il 40,5% di lettori in Italia è ben al di sotto del 62,2% della Spagna, del 68,7% della Germania, del 73% negli Stati Uniti, dell’83% del Canada, dell’84% della Francia fino al 90% della Norvegia.

I lettori trentini stanno sopra la media nazionale, ma il libro prodotto a Trento fatica a farsi spazio fra le grandi case editrici nazionali che possono puntare sulla grancassa della pubblicità e della distribuzione capillare, perfino negli autogrill. “Talvolta ci spiace dover constatare che perfino le giurie dei premi letterari trentini – osservano sottovoce gli editori di casa nostra – preferiscono omaggiare titoli nazionali, senza vedere gli ottimi lavori realizzati in Trentino”.

Un fenomeno interessante di questo centenario è stato il fiorire di testi che hanno ripreso i temi della Grande Guerra in chiave narrativa, come i volumi di Roberto Antolini (“Verso il Brennero”), Antonella Bragagna (“Due spose. Storie d’amore e di Paesi”) e Massimo Lazzeri (“Guerra e pane”), che saranno presentati da Publistampa nel pomeriggio di sabato.

Anche in riva all’Adige sono molto numerosi gli aspiranti scrittori (indice di un bisogno di comunicazione personale) e gli editori avvertono il peso e la responsabilità di dover dire qualche no. Vale soprattutto per la poesia, un ambito nel quale la risposta del mercato dei lettori è ancora meno soddisfacente in termini economici. “Eppure la poesia può riservare molte sorprese positive e molte letture appaganti”, sottolineano Nadia Scappini e Paolo Malvinni, che hanno testimoniato il successo di adesioni al “Premio di Poesia, Oltre le mura”: a proposito fino al 5 ottobre presso la Biblioteca comunale di Trento “C’è ancora spazio per una poesia”.

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