Cinema, un trentino a Venezia

Andrea Pallaoro sarà in concorso alla 74^ Mostra del Cinema di Venezia con “Hannah”: intensa pellicola incentrata sul carisma di Charlotte Rampling

Non solo un invito, o una proiezione in qualche sezione minore: il trentino Andrea Pallaoro, classe 1982, si è conquistato un posto che conta. Al festival cinematografico in Laguna sarà in gara per il Leone d'oro. Lasciata la nostra città a 17 anni per frequentare il quarto anno delle superiori in Colorado, Pallaoro, ottiene poi un master in regia cinematografica al California Istitute of Arts e in seguito si laurea in Cinema all’Hampshire College. La sua carriera di regista è stata coronata nel 2013 con il Premio Taddo Residency a Saratoga Springs nello Stato di New York per i suoi cortometraggi. Martin Scorsese lo ha premiato come miglior regista per il suo primo film Medeas al festival di Marrakech, film che sarà proiettato a Venezia nel 2013 nella Sezione Orizzonti. Ora il suo secondo lavoro “Hannah” é inserito tra quelli che concorrono ufficialmente al Leone d’Oro. Un film girato tra Roma e Bruxelles costruito intorno a Charlotte Rampling: la storia di una donna che fa i conti con il proprio passato per scoprirsi tutta sola. Una profonda analisi psicologica sulla nostra società e sulla difficoltà di connettersi realmente con il mondo.

Dei 109 titoli visionati, 31 sono stati selezionati per la 74° Mostra di Venezia e 21 sono in competizione. Il film dark farà da padrone nelle tematiche delle opere in concorso. Si assisterà a una attenta disamina – come si è accennato nei riguardi del film di Pallaoro – della complessità dei rapporti umani sia a livello famigliare che sociale, non dimenticando l’annoso problema dei profughi. Una introspezione dunque accurata degli attuali fenomeni sociali per essere pronti a risolvere positivamente i problemi del domani. Alberto Barbera, direttore della Mostra, annuncia la rinuncia al cinema d’autore, che appartiene al passato. Oggi nel cinema c’è una rivoluzione generazionale e un Festival deve guardare al futuro per prevenire e precostituire il domani, puntando su nuovi modelli narrativi. Anche i nostri registi italiani in concorso cercano ispirazioni nuove, lontane dalle tematiche della pur meritevole commedia ormai troppo spremuta.

Il direttore assicura che al Lido è in arrivo il meglio della cinematografia mondiale e assicura che sul Red Carpet del Palazzo del Cinema sfileranno tutte le stelle del firmamento cinematografico da George Clooney a Julianne Moore, Jennifer Laurence e Matt Damon.

Lo stato d’allerta internazionale per l’antiterrorismo impone anche agli ambienti della Mostra una stretta sorveglianza con monitor, telecamere interne ed esterne alla mostra, la presenza costante delle Forze dell’ordine forniti di metal detector.

Una Mostra non si dimentica dei problemi interni italiani, come il terremoto che ha martoriato le popolazioni del centro Italia. Il regista Gianni Amelio è stato invitato a proiettare in anteprima il primo cortometraggio della sua carriera “Casa d’altri” che strappa dal silenzio colpevole il sisma del 24 agosto 2016, costringendoci alla riflessione. Una pellicola che mette in luce gli sforzi coraggiosi per i progetti di ricostruzione: lo sguardo addolorato, indagatore e incentivante del regista esalta l’orgoglio e la vitalità di una popolazione che lotta, nonostante l’isolamento, per il recupero di una dignità ferita.

Giacomo Botteri e Farida Monduzzi

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