Il Supercontinente è a Centrale Fies

“Una realtà internazionale vivace e attiva”, spiega la direttrice artistica Barbara Boninsegna

Dal 20 al 28 luglio a Centrale Fies si incontreranno performer, artisti, filosofi, curatori, sound designer, architetti, ricercatori, registi in procinto di riappropriarsi tanto delle tradizioni e dei simboli quanto del proprio futuro, producendo biodiversità e complessità di segno, di contenuto, di nuovi sguardi. In programma 41 eventi tra progetti di ricerca, performance e spettacoli di cui 30 presentati per la prima volta in Italia.

SUPERCONTINENT², titolo di questa edizione del festival, riprende l’edizione 2017: torneranno pratiche nomadi legate alle migrazioni, ma anche all’esplorazione di un luogo esotico o di una disciplina liminale a quella conosciuta e praticata. L’anno scorso Supercontinent dichiarava che la terra appartiene a chi la vive così come a chi l’attraversa (autoctono, turista, migrante, rifugiato che sia…). Quest’anno si addentra ancora di più in questa nuova Pangea.

“Oggi il festival è una realtà internazionale vivace e attiva, con una fortissima identità capace di restituire al suo pubblico, ogni luglio, i sapori, gli umori, gli immaginari e le necessità della scena performativa contemporanea italiana e straniera”, spiega la direttrice artistica di Centrale Fies, Barbara Boninsegna. “In quest’anno di residenze artistiche, produzioni e progetti, Centrale Fies non ha smesso di porsi domande incendiate dalla scorsa edizione, che ci spingono a raccontare qualcosa di più di questo supercontinente che mischia paesaggi reali e paesaggi interiori”.

A dare il via al festival dal 20 al 22 luglio è la sesta edizione di LIVE WORKS Performance Act Award, la piattaforma dedicata alla performance art nella quale Centrale Fies continua a rinnovarsi. Live Works crea un network effettivo per l’artista, che ha fatto nascere in questi anni diverse collaborazioni tra i curatori e gli artisti delle scorse edizioni. Per la sesta edizione sono stati selezionati da Barbara Boninsegna, Daniel Blanga Gubbay e Simone Frangi dodici artisti provenienti da tutto il mondo, che presenteranno altrettanti lavori inediti, su 422 application pervenute.

A seguire, fino al 28 luglio, una programmazione artistica capace di restituire la ricerca sulle arti contemporanee tra cui Germinal de L’Amicale de Production in cui i performer vivranno il palcoscenico tentando di creare un ecosistema, un mondo, decidendo di costruire e decostruire la storia delle scienze, delle tecnologie e delle strutture sociali in modi sperimentali; e My shapes, your words, their grey, che segna il ritorno, dopo il successo dello scorso anno, del coreografo austriaco Philipp Gehmacher.

In programma anche artisti italiani e internazionali che nel corso dell’anno hanno sviluppato i loro lavori in residenza artistica da Centrale Fies tra cui Marco D'Agostin con Avalanche e Sotterraneo – collettivo teatrale parte di Fies Factory – con Overload. Sono presenti anche due artisti, Urok Shirhan con la performance Empty Orchestra e Jacopo Jenna con If, If, If, Then (in prima nazionale), vincitori entrambi di due precedenti edizioni di Live Works.

Per info e prenotazioni: info@centralefies.it, tel. 0464504700.

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