Lutero e il Concilio

Lo spettacolo “non c'è più religione”, pensato per gli studenti di seconda media, racconta il 500 al grande pubblico, con due date aperte a tutti.

In occasione del cinquecentesimo anniversario della Riforma Protestante di Martin Lutero anche il teatro e la scuola si attivano per ricordare un evento che ha cambiato l'Europa. L'iniziativa SinS, la scuola in scena, del Teatro d'Acqua Dolce, propone da anni agli studenti delle scuole medie delle lezioni-spettacolo che si attengono ai programmi scolastici di storia. In occasione di questo anniversario lo spettacolo di seconda media “non c'è più religione”, dedicato al 500, a Lutero, al Concilio di Trento e le guerre di religione, trova modo di essere presentato anche al pubblico, con due date aperte a tutti.

Gabriele Penner, direttore artistico del Teatro d'Acqua Dolce: “il progetto SinS nasce nel 2014 da l'intuizione di un insegnante delle medie, Mauro Nicolodi, che drammatizza la storia in classe per coinvolgere gli studenti. Mi racconta la sua esperienza, mi piace tantissimo e pensiamo di allestire uno spettacolo che abbia la forma di una lezione, con degli inserti storici, sulla scia della didattica ludica, imparare divertendosi.”

Strettamente legati al programma e storicamente attendibili.

“Sono tre spettacoli, uno per ogni anno delle medie. Talmente attendibili che i professori lo utilizzano per introdurre l'argomento o per fare il ripasso.

In prima media lo spettacolo si chiama “Brutta peste”, inizia con l'anno Mille e finisce con la peste del 1348, passando per riforma agricola, il contratto feudale, l'età comunale e si parla anche di antisemitismo. Sono solo quattro scene storiche e raccontano la grande storia attraverso personaggi minori: il contadino, il mercante, la moglie del contadino, il nobile. In seconda media il titolo è appunto “Non c'è più religione”. I temi sono il Cinquecento, la riforma protestante, il Concilio di Trento e soprattutto le guerre di religione. Su questo tema si innesta l'aggancio con l'oggi.

In terza media lo spettacolo è più serio, il tema sono le foibe: si parla di seconda guerra mondiale, fascismo di frontiera. Questo spettacolo tra l'altro a Como è stato proposto alle scuole per il suo rigore storico. E portato a Piacenza l'anno scorso perchè parla delle foibe senza essere di parte ma dalla parte dei due protagonisti, che sono due ragazzini.”

In occasione dei 500 anni della riforma protestante lo spettacolo di seconda sarà ora proposto ad un pubblico più vasto.

“Abbiamo presentato il progetto alla Provincia autonoma di Trento che ci ha concesso un contributo straordinario. Abbiamo avuto il patrocinio del Comune di Trento e Riva del Garda e dell'Ufficio per il dialogo interreligioso della Diocesi che sta trattando il tema della riforma protestante. Il via libera dell’Ufficio di dialogo interreligioso ci ha fatto capire che stiamo lavorando in maniera simile, sia sui contenuti sia sul modo di comunicarli. Giochiamo sull’oggi e sul passato. Una vera comunione di intenti.”

Come è strutturato lo spettacolo?

“Anche qui quattro scene storiche: l'affissione delle 95 tesi storiche di Lutero viste da una bambina, Greta, che poi ritroviamo donna locandiera a Trento durante il Concilio. Invitata da un cardinale a seguirla in Francia assisterà alla notte di San Bartolomeo, allo scontro tra Ugonotti e cattolici. I ragazzi sono contenti di sentir parlare del Concilio, perché gli viene spesso nominato ma non se ne sa molto anche in Trentino. Si parlerà di indice, di riorganizzazione religiosa…”

Le date aperte al pubblico sono lunedì 6 novembre a Rovereto alle 17 al teatro Santa Maria e l'8 novembre al teatro San Marco di Trento, sempre alle 17. Le mattinate saranno invece dedicate alle scuole, partendo da Rovereto, Pergine, Trento, Riva del Garda e Borgo Valsugana.

In scena oltre a gabriele Pennere anche Davide Scaccianoce, Beatrice Marzorati e il tecnico Stefano Olivieri. Seguiti da vicino dal professor Nicolodi.

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