Se la Filarmonica invita…

[Riparte la Stagione mentre cresce anche la proposta dei concerti mattutini alle ore 9 del martedì)

S’intitola “Invito all’ascolto” e in pochi anni è diventata ormai una “stagione nella stagione”, nonostante l’orario piuttosto insolito d’inizio concerto: alle 9 del mattino.

Ma se la Filarmonica invita…il pubblico risponde sempre, verrebbe da dire, visto il successo crescente di pubblico e di abbonamenti fedeli per una formula che ha modificato non poco le abitudine dei tanti trentini amanti della musica, ma impossibilitati ad uscire la sera.

I cinque martedì allestiti quest’autunno – dal 23 ottobre al 20 novembre – con il consueto rigore dalla Società Filarmonica di Trento godono dell’adesione dell’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile, ma sono ormai un’occasione culturale ghiotta anche per un pubblico più giovane incuriosito dal tema o dagli interpreti: il 23 ottobre ad esempio si è invitati ad ascoltare le canoni italiane degli anni ‘10 e ‘40 mentre il 20 novembre si ripercorrerà la vita di Robert e Clara Schumann con il soprano Maria Letizia Grosselli.

Un altro invito della Filarmonica, ben corrisposto dagli istituti scolastici, è la proposta di educazione musicale Fa-Re, un gruppo di concerti di musica classica cameristica, particolarmente spettacolari. Cinquanta minuti la durata, con possibilità di repliche nel corso della giornata: la formula prevede che siano gli stessi musicisti a guidare il dialogo con le classi, possibilmente preparate da un lavoro preventivo a scuola.

Singolare e atteso è poi l’invito denominato Mini Filarmonica che vedrà protagonisti sabato 17 novembre alle 17.30 i giovani musicisti de “I minipolifonici” impegnati con “Lo Schiaccianoci” e poi il 15 dicembre con la Kindersinfonie di Leopold Mozart.

Ed accanto alla sorpresa già offerta questa settimana (vedi riquadro), il presidente della Filarmonica Lorenzo Arnoldi richiama l’attenzione sui rimanenti concerti della Stagione 2018 che venerdì 12 ottobre vedono nella prestigiosa sala di via Verdi l’orchestra emergente “Il Pomo d’oro” con il ricco programma di “Prologhi”.

Il pubblico trentino è abituato ormai a vedere “transitare” sul palco della Filarmonica alcuni nomi spesso non conosciuti ma destinati poi a sbocciare nel difficile contesto internazionale. Merito del fiuto del direttore artistico della Filarmonica, lo storico Antonio Carlini, che riesce spesso a individuare il talento da invitare a Trento. Ed anche in questo senso “se la Filarmonica invita…” i migliori esecutori europei e non solo sembrano disponibili a mettere nei loro fitti programmi anche una tappa trentina, attirati anche dalle qualità acustica della Sala di Via Verdi. Un fascino antico che la direzione della Società trentina riesce a mantenere molto vivo, con un’offerta di bellezza musicale ed estetica che s’intreccia sempre di più con il tessuto cittadino ed altre presenze culturali.

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