Il “Trail” brucia le tappe

Alla sua seconda edizione, la gara che si svolge nell'incantevole scenario delle Dolomiti di Brenta, patrimonio dell'umanità UNESCO, ha già i numeri per diventare una delle manifestazioni di trail running più rinomate delle Alpi

È solo alla seconda edizione, ma il Dolomiti di Brenta Trail, la spettacolare corsa in ambiente naturale che si disputerà il prossimo 9 settembre a Molveno, ha già tutti i numeri per diventare una delle manifestazioni di trail running più rinomate delle Alpi.

Dopo il successo ottenuto nel 2015 con la “prova zero” non competitiva e i 598 iscritti di dodici mesi fa nella prima gara vera e propria, quest'anno saranno poco meno di 700 (limite massimo) gli atleti al via, in rappresentanza di 22 nazioni, tra cui Giappone e Stati Uniti.

Merito di una competizione che, oltre a svolgersi in uno scenario incantevole come le Dolomiti di Brenta, patrimonio naturale dell'umanità UNESCO, soddisfa le esigenze di ogni appassionato, dall'agonista all'amatore.

“L'aspetto di questo evento che più ci inorgoglisce è aver creato un ottimo gruppo di lavoro, coadiuvato da un nutrito numero di volontari”, sottolinea Alessandro Bettega, presidente di Molveno Holiday, la società consortile che lo organizza con il supporto tecnico di Trentino Trail Running. “Ci fa piacere, inoltre, che i volontari (più di 120, ndr) provengano da tutte le zone coperte dal percorso e che la maggior parte di loro sia proprio del paese di Molveno”.

Dal cui magnifico lago si svilupperanno anche questa volta i due tracciati, con cancelli orari previsti ai rifugi Graffer, Tuckett, Pedrotti e Croz dell'Altissimo: il “Corto” di 45 chilometri e 2.850 metri di dislivello positivo (vinto nel 2016 dal corridore del Gruppo Sportivo Fraveggio, Luca Miori) ed il “Lungo” di 64 km e 4.200 mD+, che, inseriti nel calendario dell'International Trail Running Association, assegneranno rispettivamente tre e quattro punti per le classifiche dell'Ultra Trail du Mont Blanc (UTMB).

L'itinerario più impegnativo, ma relativamente veloce, transiterà per Andalo, Cima Santa Maria, Cima della Campa, Passo del Grostè e la catena centrale del Brenta, per poi valicare la Bocca di Brenta e ridiscendere alla spiaggia. “La particolarità, ovvero l'unicità del percorso, è che porta i concorrenti ad attraversare i lati opposti delle Dolomiti di Brenta”, spiega il 33enne moriano Christian Modena, ancora tra i favoriti dopo essere stato preceduto al traguardo, lo scorso anno, solo dal trail runner di Laghetti, Jimmy Pellegrini. “Il paesaggio è molto selvaggio fino a Passo Grostè, la zona meno 'battuta' dai visitatori. Poi, invece, si attraversa la parte del Brenta più tradizionale e conosciuta. Alla fine si vince più di testa che di gambe e questo vale sia per chi punta al risultato sia per chi ha come obiettivo quello di raggiungere l'arrivo”.

Gli organizzatori hanno pensato anche alla prevenzione e alla sicurezza, dotando gratuitamente gli atleti della speciale app “GeoResQ” per smartphone e iPhone, un servizio di geolocalizzazione e inoltro delle richieste d'aiuto creato dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

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