“Ho annunciato il nome di Gesù”

Assieme al patrono San Vigilio, festeggiati in cinquant'anni di sacerdozio di don Enrico Conci

Festeggiati i cinquant'anni di sacerdozio di don Enrico Conci, parroco di Moena. L'occasione perfetta è stata la festa di San Vigilio, patrono del paese, ricorrenza da sempre celebrata con grande partecipazione prima della lunga stagione estiva. L'evento centrale è stata la Messa comunitaria presieduta dal vescovo emerito mons. Luigi Bressan che ha ricordato il ruolo del vescovo Vigilio come primo evangelizzatore del Trentino.

“È sull’esempio di Vigilio – ha detto – che tanti consacrati continuano, in tempi e modi diversi, l’annuncio della parola di Cristo sopratutto nella realtà parrocchiale che è spazio comunitario di accoglienza”. A dare concretezza alle parole del vescovo emerito di Trento erano presenti buona parte dei religiosi moenesi nelle persone di don Gianni Damolin (parroco di Ravina e Romagnano), don Bruno Daprà (parroco a Tesero), don Giacomo Defrancesco ( Roma), don Walter Sommavilla (parroco di Arco), don Mattia Vanzo (cappellano a Riva), padre Dario Zanoner, cappuccino. In rappresentanza dei sacerdoti della Valle di Fassa ha presenziato il decano don Mario Bravin.

Gremita la chiesa da parte di molti fedeli provenienti anche da parrocchie guidate nel tempo da don Enrico Conci. Il consiglio pastorale ha salutato l’evento con le parole di Katia Deflorian: “Abbiamo avuto tutti la possibilità di conoscere le particolari doti di grande umanità: lei sa ascoltare con molto tatto chiunque le si rivolga, donandogli consiglio e conforto; sa condividere con entusiasmo i momenti di gioia di tutti; sa avvicinare gli anziani con disponibilità e sensibilità, i bambini e i giovani con simpatia e allegria. Grati di tutto questo noi oggi vogliamo stringerci intorno a lei con riconoscenza”.

Nel corso del breve e commosso saluto, il parroco di Moena ha ricordato la sua ordinazione avvenuta il 25 giugno 1967 a Trento e il servizio svolto in diverse località del Trentino: cappellano a Nomi a Folgaria, parroco a Mezzomonte e Guardia, a Darzo, a Marco di Rovereto e quindi a Moena). “Il mio programma di vita è stato molto semplice – ha detto don Enrico – e si è limitato ad annunciare il nome di Gesù ai fratelli, nessun escluso perché tutte le persone che ho incontrato sono state preziose per me”.

Durante la celebrazione sono stati ricordati i traguardi raggiunti da religiosi moenesi non presenti come Suor Renata e padre Tarcisio Zanoner. Un riconoscimento è andato alla fida collaboratrice Gianna che da più di 40 anni segue don Enrico e a Beppino Chiocchetti, da 55 anni organista parrocchiale. Infine un grande bagno di folla sul sagrato dove la banda comunale e la locale compagnia degli Schützen hanno dato colore e suono alla festa.

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