Pro Loco, cresce la qualità

Nel Piano strategico triennale la professionalizzazione dei servizi, senza perdere l'anima dei volontari

E' stato “svelato” alla stampa il nuovo Piano strategico triennale della Federazione trentina delle Pro Loco.

Di fronte al contesto sfidante del panorama turistico provinciale, complesso e particolarmente dinamico, le 190 Pro loco trentine (l’ultima nata trova casa nella frazione rivana di Campi) crescono con i loro 25 mila volontari a suon di “effetti concreti e tangibili”, ai quali piazza Dante strizza l’occhio.

Il rafforzamento delle sinergie con la macchina provinciale, a partire dall’innovazione del circuito delle Pro Loco e una maggiore attenzione all’accoglienza spiccano quali cardini delle azioni contenute nel Piano strategico 2018-2020, un documento che aggiorna gli obiettivi di innovazione sistemica “per una spinta sempre più decisa alla promozione del territorio”.

E’ l’impegno principale della Federazione di via Oss Mazzurana il cui numero uno, Enrico Faes, guarda all’ottimizzazione delle risorse: “Abbiamo dato più forza alle Pro loco e ora vogliamo migliorare la qualità della vita delle persone (autoctoni piuttosto che ospiti); perciò nei due anni che abbiamo davanti faremo di più grazie all’appoggio della Provincia che in questi anni ha mostrato piena fiducia nelle nostre proposte”.

Parola di Faes che rende onore a Pro loco bisognose di metodo lavoro e di continuità, “significative dal punto di vista economico, perché le tradizioni e l’intrattenimento di cui sono ambasciatrici sono elementi fondamentali per il turista”. Ossigeno puro inalato dalla redistribuzione dei fondi per il sistema turistico trentino passato da un criterio di finanziamento pubblico di tipo quantitativo (per numero di residenti e posti letto) a uno prettamente qualitativo dell’offerta di intrattenimento essendo che “i turisti devono essere soddisfatti del nostro territorio”. Alla presentazione è intervenuto Michele Dallapiccola, assessore provinciale competente in materia, che ha evidenziato l’apporto delle Pro Loco ai risultati turistici. “La nostra Provincia ha un’idea di turismo che non mira solo ad aumentare i numeri ma anche al benessere dell’ospite e questo riescono a farlo bene le Pro Loco”. La Federazione punta ad un sistema del volontariato turistico coeso e incisivo, ad azioni di sistema con l’Unione nazionale delle Pro Loco e alla professionalizzazione dei servizi (anche attraverso formazione sulle nuove tecnologie) poiché il turista è “patrimonio da amministrare con responsabilità”.

Nelle giornate del 26 e 27 maggio al Parco Tre Castagni di Pergine Valsugana con “Tutti #fuori!”, grande festa delle Pro loco trentine attese quali prime testimoni della gastronomia nostrana in questo 2018 proclamato “Anno internazionale del cibo italiano nel mondo”.

 

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