A Borgo, il rock lo fanno gli anziani dell’Apsp

L’insolito gruppo rock nato all’interno dell’Apsp di Borgo
Sicuramente è stato uno dei concerti più insoliti ospitati dalla biblioteca a Borgo. Nell’ambito della rassegna “Not(t)e in Biblioteca” si sono esibiti “Gli Insoliti”, la nuova rock band della Apsp di Borgo Valsugana. Il più vecchio ha 93 anni, tutti gli altri sono un po’ più giovani.

L’idea è nata dal responsabile della biblioteca Massimo Libardi che da anni collabora con la casa di riposo. Un rapporto che sta crescendo sia in termini di quantità sia di qualità degli eventi organizzati. “Solitamente è la biblioteca a portare le proposte in Apsp”, ricorda il presidente Mario Dalsasso. “In questo caso la dinamica è stata sovvertita: sono stati gli ospiti della casa di riposo a fare animazione per la comunità”.

Sono mesi che i sette componenti si stavano preparando per questa prima uscita pubblica. Prove su prove, poi qualche esibizione nelle Apsp di Roncegno e di Castello Tesino. Poi il debutto ufficiale davanti a una settantina di persone. Ed il risultato è stato davvero stupefacente. “Inizialmente voleva essere un tentativo di usufruire della musica come strumento di relazione e di terapia”, ci raccontano gli operatori del servizio di animazione. “L’esperienza ha poi però preso piede e abbiamo anche intrattenuto i numerosi visitatori in occasione della giornata di porte aperte a Borgo del 4 ottobre”.

La band è formata da 5 residenti e 2 operatori: Elio Parotto di 93 anni suona lo djembè (strumento popolare del Senegal), Valerio Dandrea il cajon e cembalo, Maria Broilo, Ada Collavo e Luciano Martinelli alle percussioni. La voce è di Renato Martinelli e la chitarra di Rodolfo Ropelato, questi ultimi operatori della casa. Per il loro debutto – il titolo scelto per il concerto era “Tra la Via per Telve e il West” – gli Insoliti hanno proposto un repertorio di musica leggera italiana dagli anni 30 agli anni 70, con qualche chicca particolare come “L’ultimo dei belli” di Franco Franchi e “Donna Rosa” di Pippo Baudo, passando per una riproposizione in chiave rock blues di “Vitti na crozza” canzone popolare siciliana. Particolarmente ad effetto il finale dedicato ai Deep Purple con la celeberrima “Smoke on the Water”.

Ormai il dado è tratto. “Si tratta di una esperienza non lontana da quella raccontata dal film ‘School of Rock’, dove la musica diventa strumento di incontro e di affermazione di sé”, sottolineano con entusiasmo gli animatori della struttura di Via per Telve. “E nessuno dei cinque ospiti aveva mai suonato prima di diventare un ‘Insolito’”. La volontà è quella di proseguire su questa strada, rinsaldando ulteriormente lo straordinario rapporto di collaborazione proponendo tra le mura dell’Apsp e della biblioteca, ma soprattutto nel parco della casa di riposo di Borgo, eventi che rispecchino quest’anima presente in biblioteca “tra la Via per Telve e il West”.

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