Athesia fa causa a Salto bz, l’Ordine dei giornalisti: “La critica e il controllo dei poteri è dovere e diritto del giornalista”

Foto: Salto Bz

“È dovere, oltreché diritto, del giornalista la critica e il controllo dei poteri, anche quelli di un privato, che sia esplicitato in un solo articolo o in una ‘campagna'”. Lo ribadisce l’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige di fronte alla vicenda giudiziaria che vede contrapposto il colosso editoriale “Athesia” al portale di informazione online “Salto Bz”.

Nel mirino sono finiti 58 articoli di “Salto Bz” pubblicati negli ultimi quattro anni, per i quali Athesia chiede alla testata online 150.000 euro per danno di immagine. “Lascia perplessi – commenta l’Ordine dei giornalisti – l’enorme richiesta di danni in seguito alla pubblicazione, in cinque anni tra il 2018 e il 2022, di 58 articoli, poco meno di una dozzina l’anno. Questo da parte del titolare di un gruppo che è tra i protagonisti primari del dibattito pubblico e, attraverso i suoi organi d’informazione, ha la possibilità di replicare a ogni critica o ‘presunto attacco’ tutelando la propria posizione in ogni momento”.

“Questo non è un attacco a Salto, ma alla libertà di stampa”, ha scritto il direttore di “Salto Bz”, Fabio Gobbato, in un articolo pubblicato sul quotidiano online. “Ora tocca a noi – aggiunge – ma domani potrebbe toccare a uno degli altri media pubblici e privati che cercano di andare oltre l’informazione fatta di comunicati e conferenze stampa”.

L’Ordine dei giornalisti ribadisce: “Il rischio concreto è che l’adozione di strumenti di difesa così forti, come un procedimento legale per ‘stalking mediatico’, possa sconfinare in limitazioni della libertà di stampa, libertà tutelata costituzionalmente. Sia per chi è oggetto delle accuse, sia per la categoria tutta, compresi gli stessi colleghi e le colleghe che lavorano per il gruppo Athesia. L’organismo che rappresenta tutta la categoria professionale ritiene che l’informazione possa sostenere la competizione delle idee senza che si arrivi a scontri giudiziari che rischiano di andare a detrimento dell’intera categoria”.

Infine, l’Ordine dei giornalisti ricorda in una nota “che è dovere, oltreché diritto, del giornalista la critica e il controllo dei poteri, anche quelli di un privato, che sia espletato in un solo articolo o in una ‘campagna’. Se questo sia avvenuto nel rispetto della verità e della dignità delle persone va valutato caso per caso, anche perché altrimenti si sconfina nel campo della ‘querela bavaglio'”.

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