Bambini e alberi, così uguali così diversi

Roberto Parmeggiani con le illustrazioni di Attilio Palumbo, “La lezione degli alberi”, Massimiliano Piretti Editore, 2018, 44 p., € 14,50. Consigliato da 7 anni

Cosa centrano gli alberi con i bambini? Nulla. O forse molto. Dipende. Dipende da come si considerano i bambini e da come si vedono gli alberi. Dire bambini e dire alberi significa tutto e significa niente. Sono due termini generici, due nomi comuni, ma ciò che indicano è tutt’altro che comune e generico. Lo racconta bene La lezione degli alberi (Massimiliano Piretti Editore, 2018), un libro di Roberto Parmeggiani illustrato da Attilio Palumbo.

È la storia di Enrico, nove anni, che ama parlare e fare domande. Paola, invece, è timida e silenziosa. A Enrico Paola piace, ma non capisce perché se ne stia sempre da sola, tanto più che proprio per questo, è bersaglio di scherzi e prese in giro. Un giorno, incontrando il maestro al parco, Enrico gli chiede se tutti i bambini sono uguali. Il maestro dà la sua risposta prendendola dagli alberi che stanno loro intorno: come gli alberi, anche i bambini non sono tutti uguali. Ognuno ha le sue caratteristiche e le sue peculiarità. Tutti i bambini sono bambini e tutti gli alberi sono alberi, ma ognuno è diverso da ogni altro.

Le parole di Parmeggiani suonano come poesia in questo libro che lievemente guida a conoscere gli altri e se stessi, a capire ciò che rende simili e allo stesso tempo diversi. Le illustrazioni di Attilio Palumbo raffigurano, usando tecniche miste, i bambini e gli alberi portandoli alternativamente in primo piano e mettendoli in relazione tra loro. Parole e figure contribuiscono, così, all’espressione di pensieri e emozioni profonde. Il finale condensa in cinque righe preziose il contenuto dell’intera narrazione, una chiosa conclusiva che spinge al sorriso per quanto riesce a semplificare il concetto centrale a tutto il testo.

Questo libro è difficile da ingabbiare in una categoria o indicarlo per una specifica fascia d’età. Condiviso, si può proporlo ai bambini intorno ai 7 anni. La lettura autonoma, però, è da consigliare a tutti. In un periodo come il nostro in cui si sottolineano più le differenze delle affinità e in cui l’apparenza spesso vale più della sostanza, questa lettura dà voce a pensieri profondi e a emozioni che esaltano l’unicità dei bambini, come quella degli alberi, e spingono al rispetto che tutti meritano.

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