Pane benedetto, la tradizione si rinnova

A San Giovanni al Monte, anche quest’anno in occasione della festa di San Giovanni Battista a cui è dedicata la graziosa chiesetta con l'eremo, domenica 29 giugno si è rinnovata la tradizione della distribuzione del pane benedetto, piccolo panino di farina bianca da conservare fino al prossimo anno, auspicio questo di fecondità e di abbondanza per le famiglie che lo riporranno nelle madie o nelle credenze.

La festa di San Giovanni, sulla cui chiesetta è evidenziata la data del 1536, attira centinaia di ospiti; l'organizzazione è curata dal “Comitato San Giovanni” un sodalizio formato da una ventina di soci che hanno come intento quello di valorizzare la località che durante l’estate, posta a mille metri di altitudine (dalla località si domina il lago di Garda, si intravede il Carè Alto e si è ai piedi del gruppo del Brenta), è meta di molti turisti in cerca di refrigerio e momenti di spiritualità.

Lo scorso anno a celebrare la messa che dà inizio alla festa, era stato don Luigi Amadori, decano di Arco; quest’anno il testimone è passato a don Carlo Speccher parroco di Romarzollo, che dopo la celebrazione ha guidato la processione, con una buona presenza, nonostante il tempo “da lupi”, così lo ha definito il presidente Marco Mancabelli. Successivamente è stato distribuito il pane benedetto.

Una pietra miliare della riuscita della “sagra” è la presenza del coro Castel della sezione Sat di Arco, che ha animato con i canti liturgici la messa e la processione. Al termine ha tenuto un concerto nella colonia parrocchiale, seguito da un gremito pubblico. Il coro Castel, che festeggia quest’anno i settantanni dalla nascita, rimanda gli appassionati alle esibizioni nel mese di luglio ad Arco (domenica 13 alle 15 il località Busa dei Capitani e venerdì 25 alle 20.30 sul prato della lizza al Castello), sui luoghi della grande guerra in ricordo delle migliaia di vittime del conflitto.

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