Stupro a Marco di Rovereto, il sindaco Miorandi “Il Centro profughi va chiuso”

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Indagini a 360 gradi da parte delle forze dell’ordine per risalire all’autore della violenza sessuale di sabato notte a Marco di Rovereto, nei pressi del centro di prima accoglienza dei profughi,  ai danni di una giovane mamma che portava a spasso il suo cane.  La vittima  ha raccontato agli inquirenti di essere stata aggredita in via Ruina Dantesca, nei pressi del bosco, da un uomo di colore, robusto e che parlava una lingua sconosciuta.

Collaborativi i 70 ospiti della struttura di accoglienza, la maggior parte provenienti dal nord Africa e sottoposti al prelievo del dna. Per i risultati delle analisi affidate ai Ris di Parma si dovrà attendere una settimana. Intanto non si placano le polemiche  sulla gestione del campo di accoglienza all’ex polveriera.   

Lo stesso sindaco di Rovereto Andrea  Miorandi ne chiede la chiusura immediata perché inadeguata.  

Lo frena il presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi. “Ci sono tempi tecnici da rispettare.  Prima della chiusura dobbiamo trovare soluzioni alternative”sottolineando “come sia necessario che  il Governo e il Parlamento si attivino al fine dell’adozione misure che, nel rispetto della dignità e dei diritti delle persone, possano consentire l’esercizio di un maggiore controllo su situazioni delicate come quella dei campi profughi, a tutela dei diritti dei cittadini”.

Una mozione per lo sgombero immediato del centro profughi e per il ripristino della originaria destinazione della struttura al Centro di Protezione civile è stata presentata questa mattina dalle opposizioni in consiglio comunale straordinario. Ai nostri microfoni le richieste del sindaco Miorandi alla Provincia.       

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