Terremoto, 267 vittime

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Si aggrava il bilancio del terremoto che nella notte tra martedì e mercoledì ha devastato il Centro Italia, tra Lazio e Marche. Il numero delle vittime sale a 267: 207 persone hanno perso la vita ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. I feriti sono 387, ma la Protezione Civile sta verificando quanti ancora siano ospedalizzati. Ancora difficile invece stabilire con precisione il numero dei dispersi.

Intanto prosegue a pieno regime la macchina dei soccorsi del Trentino. Dall’aeroporto di Mattarello di Trento nel primo pomeriggio di ieri su un mezzo de Corpo permanente dei vigili del fuoco sono partite altre tre unità cinofile  per dare il cambio nella zona reatina alle prime due arrivate fin dalle prime ore del sisma.  Resta invece in attesa della chiamata nazionale la colonna mobile, che può assistere 250 persone: pronti nel magazzino di Lavis container, camion e pale gommate. In attesa di indicazioni la Croce Rossa, i Nuvola, gli Psicologi per i popoli. 

La Protezione civile nazionale intanto comunica che  in questa prima fase critica non c’è necessità di beni offerti in donazione, quali capi di abbigliamento, cibo, materiali di uso corrente, e che non servono nemmeno altri volontari per attività di ricerca e supporto. L’invito quindi di non recarsi sulle zone terremotate per non intralciare le operazioni di soccorso.  L’unico supporto utile, una volta che la situazione si sarà stabilizzata e si conosceranno le effettive necessità, è la raccolta fondi. A questo proposito la Protezione civile ha istituito il numero verde 45500. Nelle prossime ore o giorni saranno altresì comunicate eventuali attivazioni di un numero di conto corrente dedicato da parte della Provincia autonoma di Trento.

Intanto la terra continua a tremare. Anche stamani, alle ore 6.28 una nuova scossa di magnitudo 4.8 ha provocato nuovi crolli ad Amatrice.  

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