Se la scuola “oggi è fuori”

Le scuole cattoliche rinnovano nel trentennale la loro Festa: all'insegna dell'apertura alla comunità

Cinque mani che lavorano insieme ed aprendosi come la corolla di un fiore, portano i loro colori, la loro collaborazione, alla città. E' il logo scelto per celebrare il trentesimo anno della Festa delle scuole cattoliche trentine,un evento che quest'anno segna una svolta nella programmazione a cui eravamo abituati. “Oggi siamo fuori” non è solo lo slogan scelto per la festa, ma è anche il tema che accompagna l'intera programmazione settimanale nella quale le diverse scuola coordinano i propri alunni per animare, abbellire e riqualificare aree della città. “L'iniziativa – ha spiegato Paolo Fedrigotti, preside del Collegio Arcivescovile di Trento, nel corso della conferenza stampa in Comune venerdì 28 aprile – è stata promossa insieme ad AgeSC e con il patrocinio del Comune di Trento. Siamo partiti dai luoghi più prossimi alle nostre scuole ed abbiamo pensato di aprirci verso di loro, per portare una diffusa convivialità relazionale. Così facendo abbiamo individuato sul territorio cittadino ed extracittadino alcune strutture socio-assistenziali ed alcune piazze e parchi, in cui operare”.

Dal fiore che tiene unite le scuole paritarie, dunque, le mani del logo di Annalisa Paoli, studentessa presso l'Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti grafiche di Trento, si muovono per andare “fuori”, nei parchi di Maso Ginocchi e del Muse, verso le case di riposo di via Veneto e via Piave, la Casa del clero presso il Seminario Minore, l'ospedale pediatrico, piazza del Duomo. E' questo un progetto, ha ricordato ancora il preside Fedrigotti, che vuole contribuire a “potenziare l'attenzione ad un'ecologia integrale nei partecipanti e nella cittadinanza tutta, che coinvolga tanto la dimensione ambientale quanto quella civile e spirituale”. Così facendo l'educazione motiva l'impegno ad assumersi il compito di avere cura di ciò che ci circonda, con piccole azioni quotidiane, per dar forma ad uno stile di vita, come ribadito dall'enciclica Laudato si’ che ha ispirato l’iniziativa delle scuola partitarie. “L’impegno è dunque quello di una scuola a servizio della città- ha ricordato Michele Cristoforetti presidente di AgeSC- e la collaborazione avviata con il comune di Trento, vuole costruire un percorso per una comunità educante, non limitato alla settimana della festa delle scuola, ma proseguire nei mesi successivi. Per questo abbiamo proposto anche serate informative e formative alla comunità, per costriure ponti con gli altri. Siamo convinti che partendo dal presupposto che si dona con il cuore e con le mani, ciascun ragazzo impegnato nella festa, sarà da esempio per le generazioni future”.

“Non ci aspettiamo risultati immediati- ha ribadito il preside Fedrigotti- perchè sappiamo che il lavoro educativo ha bisogno di tempo per attecchire e maturare, ma siamo convinti che ci saranno frutti al di là di quanto si possa constatare”. Il 9 maggio ci sarà la giornata conclusiva, con una mattinata di festa in paizza Duomo. “Sarà un momento anche di bilancio- ha voluto ricordare Marcello Sottopietra, dirigente scolastico Scuola Primaria paritaria cattolica “Sacra Famiglia”- in cui ci saranno cinque testimonianze da parte delle scuole paritarie (Collegio Arcivescovile, Istituto Sacro Cuore, Istituto Sacra Famiglia, Istituto salesiano Maria Ausiliatrice, Istituto salesiano Santa Croce Mezzano) su ciò che hanno fatto e maturato con le diverse attività. Siamo infatti convinti che la condivisione sia una coordinata da valorizzare anche in futuro, non solo tra scuole paritarie, ma anche con altre scuole della città”. Don Sergio Borsato presidente regionale Fidae ha concluso la conferenza stampa, ribadendo, ancora una volta, che è importante seminare responsabiltà, senso civico, solidariatà umana, consepevoli che i frutti dell'educazione arriveranno, perchè “ci vuole una stagione invernale, per produrre primavera”.

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