“In Madagascar, perché la scuola sia per tutti”

E’ iniziato con paure e inquietudini d’altri tempi il viaggio in Madagascar di Sergio Matteotti e Mauro Ambrosi dell’Associazione Missioni Francescane e di Adonella Gadotti e Sara Trevisan del Circolo l’Allergia di Ravina (queste ultime per la prima volta nella Grande isola). “Appena arrivati all’aeroporto della capitale Antananarivo – raccontano al rientro del viaggio, compiuto ad ottobre – grandi manifesti informano sull’epidemia di peste bubbonica e polmonare che sta contagiando molte persone e che ha già fatto una decina di vittime”. Per limitare la diffusione della malattia le scuole sono tutte chiuse. Per questo “salta” la visita in programma alle scuole di Tsiadana, all’oratorio e al centro recupero scolastico di Ampasanimato. I quattro ritrovano invece l’entusiasmo delle suore salesiane Alejandra, Nora, Germana e lasciano giochi per la scuola materna, materiale sanitario e offerte per il diritto all’istruzione (il Circolo l’Allergia e la Scuola Media di Aldeno contribuiscono allo stipendio di due insegnanti).

Antananarivo è una città cresciuta a dismisura senza un piano regolatore, senza regole. Il traffico è soffocante. “Se la città sta tremando per l'incuria di governi che non hanno mai attuato un piano igienico-sanitario – osserva Matteotti -, forse è un’occasione imperdibile per prendere la peste per le corna e costruire un moderno sistema fognario, ora inesistente. L'acquedotto pubblico rifornisce solo una parte dell'abitato. Pozzi privati vendono acqua da bere senza alcuna garanzia di potabilità. I bambini giocano scalzi nelle fogne a cielo aperto, con i rifiuti ammucchiati in ogni dove. Non c’è da stupirsi se proliferano le ‘malattie della miseria’, che fanno paura, da sempre: tbc, malaria, polmonite, dissenteria e altre. C'è sempre stato qualche caso di peste in Madagascar, ma questa volta ha spaventato la capitale, come una bomba”.

I cambiamenti climatici sono macroscopici. “Lo abbiamo direttamente sperimentato – continua Matteotti -: mezz'ora di pioggia monsonica ci ha sorpreso nell'attraversamento notturno della città verso Tsiadana. Un mare di acqua cattiva che ha sommerso le strade, spazzato via bancarelle, cartoni e stracci dei troppi senzatetto”. All'altro capo della città sessanta bambine dell’orfanotrofio femminile, dai 5 ai 18 anni, li attendono. Conoscono da anni Sergio e Mauro, ma fanno festa anche a Sara e Adonella. Le magliette con la scritta “Trentino”, dono dell’assessorato provinciale alla cooperazione internazionale, le rendono felici. Qui il Circolo Allergia garantisce lo stipendio di un’educatrice. Anche il centro diurno Acbhm di Ambohimirary è desolatamente vuoto e non possono vedere i ragazzi disabili che qui hanno trovato una seconda casa. Madame Florine mostra gli ultimi finissimi lavori dei ragazzi e rinnova il grazie ai soci del Circolo Allergia che li sostengono con la retta di frequenza.

Il viaggio di ricognizione si conclude ad Andraikiba, nella Bemaha, dove opera padre Lanfranco Tabarelli, francescano di Faver. Le Missioni Francescane e il Circolo l’Allergia assicurano i salari di 76 insegnanti che fanno scuola ad oltre 3 mila alunni, compresi quelli più poveri. Un forte contributo quest’anno è arrivato dai gestori dei rifugi alpini presenti in regione. In 41 hanno sponsorizzato il libro sul Madagascar scritto da Sergio Matteotti per contribuire al riscatto di quelle sperdute periferie attraverso la scuola.

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