Presepe di carta in carcere

Realizzato da una trentina di detenuti con la tecnica non semplice dell’origami modulare 3D

Anche quest’anno nella Casa Circondariale di Spini di Gardolo è stato allestito un originale presepe, interamente realizzato dagli ospiti della struttura e da alcuni volontari, nel pieno rispetto della tradizione – ormai consolidata – introdotta dal compianto padre Fabrizio Forti, cappellano del carcere fino allo scorso anno, che ad ogni santo Natale proponeva ambientazione e tema diversi, creati con l’utilizzo, volta per volta, di materiali e tecniche diverse.

Da metà ottobre a metà dicembre, una trentina di partecipanti, divisi in due laboratori con incontri settimanali, si sono cimentati nella non semplice arte dell’origami modulare 3D: la tecnica consiste nella preparazione di tasselli in carta colorata a forma di triangolini tridimensionali, che vanno incastrati tra loro, fino alla realizzazione di personaggi e statuine, di varie dimensioni.

Ciascun soggetto, anche se a prima vista non sembra, ha richiesto l’impiego di un elevato numero di tasselli (dai 500 ai 1200 per ciascun personaggio!). Le ore di lavoro del laboratorio non erano sufficienti per tagliare i fogli di carta, piegare i singoli rettangoli in appositi tasselli e assemblare il tutto, per dare vita ai vari personaggi che lo compongono e quindi molte persone hanno dato il proprio contribuito, trascorrendo ore ed ore a piegare foglietti nelle loro celle.

Sono così nati, oltre alla Madonna e San Giuseppe ed un sorridente Gesù Bambino, anche pastorelli, pecore, Re Magi, dame, angioletti, palme ed abeti, pinguini, Babbi Natale e persino un “padre Fabrizio”, che non poteva proprio mancare…

A lui sono state dedicate anche tre meravigliose gigantesche stelle, appese sopra il presbiterio della chiesa della Risurrezione, accompagnate dalla scritta: “Sei la stella che guida il nostro cammino!”. E proprio qui, la sera del 24 dicembre 2017, l’arcivescovo mons. Lauro Tisi ha celebrato la Santa Messa per i detenuti di tutte le sezioni, per gli agenti della polizia penitenziaria, il personale sanitario, gli insegnanti, i volontari e gli operatori vari. Al termine della celebrazione sono stati espressi dalle voci dei vari rappresentanti auguri e ringraziamenti.

Cristina Malacarne

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