Solidarietà Vigolana, presentata l’attività 2016 e le novità per il prossimo anno

“Croazia, Nepal, Colombia, Uganda, Etiopia, Filippine, Sri Lanka, Emilia Romagna, Abruzzo, Altopiano della Vigolana”. Se l’associazione Solidarietà Vigolana avesse una carta d’identità, sotto la voce “nazionalità” comparirebbero questi Paesi: un elenco di luoghi dove la beneficenza di un gruppo di persone ha costruito e donato in oltre vent’anni.

Tutto è partito dalla guerra nella Ex Yugoslavia e dalla reazione di un gruppo di paesani dell’Altopiano della Vigolana di fronte allo strazio e alla distruzione di quel conflitto, per cui è partita la realizzazione di una struttura per i bambini a Zara in Croazia come una mano tesa che aiutasse una popolazione in ginocchio a rialzarsi. Da quel primo progetto del 1995 è nata una associazione che fa della raccolta fondi da devolvere alle zone del mondo in difficoltà la sua attività instancabile.

L’assemblea dei soci che si è svolta venerdì 27 gennaio ha dato modo al presidente Stefano Vernuccio e ai numerosi tesserati di tracciare un bilancio dell’anno concluso da poco e di guardare al futuro. Nel 2016 l’associazione è stata coinvolta in diverse zone del globo, primo fra tutti il continente africano. Dal 2010 infatti Solidarietà Vigolana è impegnata in un progetto di realizzazione di acquedotti nel distretto di Emdibir in Etiopia che ha portato alla realizzazione di 50 chilometri di tubazioni, andando a servire una popolazione di 30 mila persone. “Forniamo il nostro aiuto economico coadiuvati dal servizio PAT Impegni Internazionali, appoggiando un disegno locale- ha spiegato Vernuccio- per il quale la progettazione, la realizzazione e la manutenzione dell’opera è fatta dalle persone del luogo”.

Il bilancio del 2016 parla di donazioni per oltre 66 mila euro, che l’associazione ha raccolto grazie alla manifestazione principe “Camina e Magna” e ad altre manifestazioni sul territorio. Parte di questi soldi sono andati alle terre del Nepal affinché si risollevassero dal terremoto che le ha colpite nel 2015 e ad progetto sull’Altopiano dove Solidarietà Vigolana ha la sede: è stato infatti creato un fondo per le scuole medie ed elementari da utilizzarsi per finanziare le vacanze-studio degli studenti che avrebbero difficoltà a parteciparvi. È stato infine organizzato un mercatino con i prodotti del centro Italia per aiutare le terre ancora martoriate dal sisma.

E proprio l’Italia costituisce il centro delle attenzioni per i progetti del 2017 sull’Altopiano. “Oltre alla prosecuzione nell’impegno alla costruzione della rete idrica in Etiopia- ha illustrato il presidente Vernuccio-, saremo pronti ad investire nella realizzazione di una struttura polivalente a Castelsantangelo sul Nera non appena l’emergenza sarà cessata”.

La novità che invece tocca più da vicino il territorio di casa sarà l’impegno in un inedito progetto per le famiglie della Vigolana: “Dopo la sentita esigenza degli ultimi anni di rivolgerci anche al nostro territorio oltre che a livello internazionale, abbiamo preso contatti con i servizi sociali della comunità di valle affinché ci segnalino i nuclei famigliari in difficoltà- ha detto ancora Vernuccio-, in modo da poterli aiutare con il pagamento delle bollette e con qualche viaggio di legname da ardere”. Perché, come dice il motto di questo gruppo, “Fare del bene fa stare bene insieme”.

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