Valdaone, ritorno alla vita con il progetto “Valdaone Ti Sorride”

Valdaone, la suggestiva chiesetta della Madonna della Neve
Domenica 6 agosto, a Valdaone, si intrecciano progetti contemporanei e tradizioni antiche, il dolore della perdita e della malattia, la forza del ritorno alla vita. In una giornata che tradizionalmente celebra la Madonna della Neve, si riuniscono tante emozioni e riflessioni nella cornice rilassata della convivialità.

L’idea nasce dal progetto “Valdaone Ti Sorride – I bambini sereni fanno sogni felici” realizzato dal comune di Valdaone con la Lilt (Lega per la Lotta ai Tumori) di Trento e il centro di Protonterapia del capoluogo. L’idea è quella di offrire ad alcuni dei bambini ammalati di tumore in cura al centro di Protonterapia la possibilità di soggiornare gratuitamente in una delle strutture ricettive del territorio di Valdaone per un fine settimana, accompagnati dai genitori e dai fratelli.

Una piccola vacanza per evadere dalla routine obbligata “casa–ospedale-casa”, un grande momento di sollievo e di leggerezza per le famiglie che stanno affrontando un percorso difficile e doloroso come quello delle terapie oncologiche, in un ambiente sicuro dove i medici sono a disposizione e la comunità è preparata ad accogliere nella consapevolezza della battaglia che si sta affrontando con la malattia.

È questo stesso spirito di accoglienza e consapevolezza inserito in un contesto rilassato e gioioso, che comprende la fragilità ma celebra la forza della vita umana, a fare da filo conduttore anche per la “Festa del Ritorno”: una giornata di musica con l’esibizione della scatenata Pras Band del maestro Stefano Bordiga e del Coro delle Piccole Colonne, di giochi per i più piccoli e momenti assieme.

Lo sfondo è quello della natura di cui è ricco il territorio di Valdaone: sarà la sezione Cai-Sat di Daone a fare da guida per la camminata che apre la domenica, un anello nei boschi valdaonesi che parte e arriva in località Pracul dove si svolgerà tutta la manifestazione. Nella suggestiva chiesetta bianca della Madonna della Neve, a Limes, sarà l’arcivescovo Lauro Tisi a concelebrare la S.Messa per i presenti. L’impegno per la realizzazione della manifestazione è stato corale: delle tante associazioni di Daone, dell’amministrazione e della protezione civile che ha coadiuvato la logistica.

È anche il giorno nel quale tradizionalmente i daonesi festeggiano la Madonna della Neve, culto della Vergine Maria legato all’erezione della basilica di Santa Maria della Neve a Roma: narra la leggenda che Giovanni, un ricco patrizio romano, avrebbe visto in sogno la Vergine nella notte del 4 agosto che gli avrebbe chiesto di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca.

Dove nevicò di agosto, sorge oggi proprio l’omonima basilica e nei secoli il culto della Madonna della Neve si diffuse ampiamente. La bianca chiesetta di Limes dedicata ai caduti dei grandi lavori idroelettrici fu ricostruita su una struttura preesistente nel 1959. Per il borgo di Daone, con la sua intitolazione alla Madonna della Neve, la chiesetta è il centro di una ricorrenza religiosa e sociale che diventa l’occasione ogni anno per una festa comunitaria dove ritrovarsi con amicizia e senso di condivisione.

È anche un giorno per tenere con sé e rinnovare il ricordo di Fabio Battocchi e Federico Bugna, tragicamente scomparsi ormai quasi un anno fa, ma da figli di una piccola e unita comunità di montagna rimangono nei pensieri e accompagnano la quotidianità dei loro compaesani e amici. È la Festa del “Ritorno alla Vita” di chi ha attraversato un percorso di cura e può trovare qui occasione di incontrarsi al di fuori delle mura istituzionali degli ospedali, in un luogo placido e sereno come Valdaone. Tre momenti diversi e uniti in una domenica di vicinanza agli altri, condivisione, empatia e amicizia.

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