Cambiare il mondo

Un tema cruciale affrontato dagli ospiti coinvolti in due ambiti-chiave, come l'economico e l'amministrativo

Terzo e ultimo incontro della 6a edizione della Cattedra del Confronto promossa dall'Ufficio Cultura diocesano.

Dopo “Venire al mondo” e “Stare al mondo”, la riflessione di mercoledì 9 aprile si è focalizzata sul tema del “Cambiare il mondo”.

“Un sogno esaltante o una pretesa che magari finisce per scontrarsi con la dura realtà?” era l'interrogativo posto in apertura dal delegato diocesano don Andrea Decarli. E' vero che, dopo anni di sogni e speranze, siamo in un periodo di disillusioni, ma una domanda sembra legittima: siamo davvero chiamati a cambiarlo questo mondo? Certi paradisi a lungo sognati si sono spesso rivelati un inferno, senza contare che le conseguenze del nostro agire per un cambiamento hanno la caratteristica dell'imprevedibile e quindi sono poco controllabili nei loro esiti finali.

E poi si cambia da soli o insieme ad altri? Uno dei modi che la nostra società ha scelto è quello delle regole democratiche, ma possiamo cambiare qualcosa solo nel nostro ambiente ristretto o possiamo agire anche su scala mondiale?

Temi quanto mai vasti e di attualità posti sul tappeto di fronte a due ospiti profondamente coinvolti in due ambiti entrambi cruciali: quello economico, Leonardo Becchetti, docente di economia, e quello amministrativo, Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno. Un po' come dire: come cambiare nel campo delle regole, ma soprattutto nell'ambito della costruzione, lenta e faticosa (ma imprescindibile per un cristiano), di una nuova cultura.

Intermezzo musicale a cura di Cecilia Delama, diplomata in arpa al Conservatorio di musica “F.A.Bonporti” di Trento.

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