“Da orsolina secolare nel mondo, ma non del mondo”

Un’altra vocazione. Un’altra scelta di vita di una donna trentina per il Signore. Ecco, qualche giorno dopo, la sua testimonianza. Domenica 2 giugno, nella Messa presieduta dal Vescovo Lauro, ho avuto la grande gioia di poter consacrare la mia vita al Signore in modo definitivo entrando a far parte della Compagnia di Trento, Istituto Secolare Sant’Angela Merici, conosciute come “orsoline secolari”.

Dopo un periodo di formazione durato circa 7 anni dove ho potuto sperimentare e vivere i tratti della vita consacrata secolare, ho accolto con gioia la chiamata che il Signore mi ha fatto di donarmi a Lui completamente, facendomi sua sposa per sempre.

Essendo il riserbo una caratteristica di questo tipo di consacrazione la celebrazione si è tenuta in forma privata, con la presenza di consorelle, parenti e gli amici più intimi. Questo proprio perché la nostra presenza nel mondo sia semplice e discreta, e più attenta nel scomparire nella massa più che emergere, perché altri possano crescere nella propria consapevolezza di figli amati da Dio. Con questa particolare forma di consacrazione ognuna di noi cerca di vivere la povertà, la castità e l’obbedienza come gioia e speranza negli ambienti di vita dove il Signore ci ha poste, vivendo del nostro lavoro come tante persone, ognuno nella propria casa, da sole o con la nostra famiglia d’origine. La nostra unica missione è quella di amare il mondo come Gesù lo ha amato, attraverso atteggiamenti di vicinanza e di tenerezza verso chi ci incontra, come il Signore fa con ognuna di noi.

Il luogo della nostra missione sono i nostri ambienti di vita dove siamo chiamate a vivere con il cuore di madre e la passione di una sposa, stando “dentro” ogni situazione, intravedendone le gioie e le necessità. La Compagnia, alla quale apparteniamo, diventa così una seconda casa, un luogo dove poter ritrovarci per stare un po’ insieme e sperimentare amicizia e il sostegno delle sorelle, ma anche e soprattutto curare la nostra formazione volta a imparare gli strumenti per conoscere sempre di più il mondo in cui viviamo, nelle sue varie realtà sociali e umane, ma anche per vivere momenti forti di preghiera comuni.

Quanto più mi ha affascinato in questo tipo di consacrazione e del carisma vissuto da Sant’Angela circa 500 anni fa, è la sua grande attualità. Lo stare nel mondo con gioia e speranza, e non conformandosi alle logiche del mondo, che vede nell’indifferenza e la paura verso l’altro, se non addirittura nel suo annientamento per la realizzazione del proprio io, la sua massima aspirazione. Il suo valorizzare la donna nelle sue espressioni umane più belle di madre, sposa, figlia capace di “prendersi a cuore” ogni situazione umana, valorizzando la relazione, i rapporti umani, stimando e incoraggiando gli uomini e le donne del nostro tempo affinché ognuno possa riscoprire la sua identità di figlio amato da Dio. Il vivere questa consacrazione unite insieme con altre donne consacrate in una Compagnia, partecipando attivamente, per quanto possibile, alla vita e alla missione della nostra Chiesa locale, in un mondo dove sempre più le persone vivono nella solitudine che spesso porta a crearsi una propria fede e un proprio credo, perché questo ci renda vigilanti nel vivere in modo autentico e vero questa vocazione.

Chiara

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina