La notte delle chiese aperte

Le chiese di ogni confessione si aprono alle comunità tra musica, racconti, cucina, meditazioni, biciclettate…

“Vi siano delle luci per separare il giorno dalla notte. Siano dei segni”. Con questo auspicio si ripete, la sera del 23 maggio, la “Lunga notte delle chiese”. Saranno coinvolte, questa volta, la località di Lana e le città di Bolzano e Merano. L’iniziativa è diffusa in tutta Europa, avviene contemporaneamente anche nella vicina Austria e consiste nell’aprire le chiese di ogni confessione – in Alto Adige quelle delle comunità ortodosse, evangeliche e cattoliche – dal tardo pomeriggio alla mezzanotte, allo scopo di presentare questi luoghi molto particolari in una luce diversa. In prima linea nell’organizzazione dell’evento, cui si lavora da molti mesi, ci sono i servizi giovani (Jugenddienste) dei due principali centri altoatesini. A Merano c’è il forte impegno della comunità evangelica e di tutta la locale Rete ecumenica, ovunque quello di altre realtà associative che fanno capo alle varie comunità presenti sul territorio.

Papa Francesco, informato dell’iniziativa, “incoraggia i membri della Rete ecumenica di Merano a continuare a crescere nella relazione con Cristo e nell’amore alla sua Chiesa” e ad essere testimoni “della ricchezza e della bellezza di una fede vissuta” e assicura che accompagnerà la “Lunga notte delle chiese” con la sua preghiera e la sua benedizione. “Questa notte delle chiese aperte – dice don Gimmi Baldo, decano del capoluogo e parroco di Tre Santi – è occasione di scoprire la multiformità delle esperienze, la bellezza delle opere d’arte, la gioia dell’appartenenza alla comunità e soprattutto la grande accoglienza. Un’occasione per scoprire i mille bisogni e le mille ricerche, comuni a tutti, al di là della fede, perché insiti nell’essere umano. Scoprire soprattutto la comune umanità che ci unisce”.

A Merano l’offerta delle chiese by night va dalla “chiesa culinaria” a cura dei giovani di Maia Bassa alla musica a lume di candela nella chiesa evangelica, dai racconti delle scelte di coraggio di Josef Mayr-Nusser e degli amici africani nella chiesa di Santo Spirito alle donne forti nella Bibbia presentate al museo della Donna, dai concerti ai momenti di meditazione. A Bolzano si spazia dalla processione in bicicletta alla mostra di icone ortodosse nella chiesetta di via Renon, dalla salita al campanile del Duomo alla “Notte Gospel” nella chiesa evangelica, dal “labirinto nella cappella” di San Quirino all’esibizione di mago Mirò a Cristo Re. Ma l’elenco delle offerte (dalle 18.00 a mezzanotte) è assai più lungo. È consultabile online all’indirizzo: www.lunganottedellechiese.it. In entrambi i centri principali sono a diposizione degli shuttle per gli spostamenti. A Bolzano la serata comincia in Duomo con un momento di lancio comune. A Merano, per chi lo desidera, poco prima di mezzanotte ci si ritrova attorno ad un fuoco, presso la chiesa di S. Maria Assunta, per chiudere insieme la “lunga notte”.

“Siamo felici di questa collaborazione – scrivono gli organizzatori in Austria, guardando al di qua del Brennero – e speriamo in una prosecuzione nei prossimi anni”.

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