Memoria quotidiana

Gesù ci lascia l’Eucaristia come memoria quotidiana della Chiesa che ci introduce sempre più nella Pasqua (cfr Lc  22,19). La gioia evangelizzatrice brilla sempre sullo sfondo della memoria grata: è una grazia che abbiamo bisogno di chiedere. Gli Apostoli mai dimenticarono il momento in cui Gesù toccò loro il cuore: «Erano circa le quattro del pomeriggio» (Gv 1,39). Insieme a Gesù, la memoria ci fa presente una vera «moltitudine di testimoni» (Eb 12,1). Tra loro, si distinguono alcune persone che hanno inciso in modo speciale per far germogliare la nostra gioia credente. A volte si tratta di persone semplici e vicine che ci hanno iniziato alla vita della fede: «Mi ricordo della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce» (2 Tm 1,5). Il credente è fondamentalmente “uno che fa memoria”. (Evangelii Gaudium n.13)

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