P. Efrem Angelini, una vita con gli ultimi

È morto a 99 anni sabato 22 giugno nella casa di riposo dei missionari comboniani a Castel d'Azzano (Verona) il trentino p. Efrem Angelini. Il funerale è stato celebrato martedì mattina a Castel d'Azzano.

Originario di Vezzano, rimasto orfano del padre in tenera età, gli incoraggiamenti di mamma Cesarina e di don Giacomo Vanzetta lo indirizzarono a intraprendere gli studi al ginnasio superiore di Brescia e poi a Como, dove il 29 giugno del 1945 venne ordinato sacerdote dell’Ordine dei Comboniani. Per 10 anni fu impegnato nell'attività presbiterale a Brescia e a Sulmona; dal 1955 al 1962 fu missionario in Messico, per altri 4 anni in Spagna, per 3 a Venegono come superiore di teologia. Nel 1970 partì per l'Ecuador, dove visse per 44 anni: a Limones, Esmeralda, Portoviejo, Quito, Guayaquil, El Carmen. Nelle diverse “tappe” della sua vita p. Efrem si è speso al fianco dei poveri e degli ultimi, tenace nel servizio e forte nella fede.

Raccontava che la sua vocazione e il desiderio di diventare missionario erano nati grazie alle storie di missioni e missionari che gli raccontava il suo cappellano, quando era chierichetto, seduti sui gradini della canonica di Vezzano; e alla lettura della biografia di padre Miguel Augustin Pro, missionario martire in Messico, dove poi p. Efrem partì per la sua prima missione.

Dal 2014 era rientrato in Italia e soggiornava presso la casa madre dei comboniani. Nel 2015 aveva festeggiato il 70° di sacerdozio circondato dall'affetto della comunità di Vezzano. “Mi sento quasi come una pianta di limone – aveva detto tra il serio e il faceto – una pianta che dà sempre frutti”. In quell'occasione fu data alle stampe la sua breve autobiografia: “Una vita al servizio degli ultimi”, dove sono narrati molti aneddoti, comprese le disavventure e le difficoltà incontrate.

“Sono trentino, ma ormai la mia casa è il mondo”, aveva detto qualche anno fa intervistato dal Trentino in occasione della manifestazione “Sulle rotte del mondo”. Da missionario, p. Efrem si è prodigato per portare il Vangelo a piene mani, pronto a viverlo in prima persona nell'impegno per la comunità. L'educazione scolastica e l'assistenza sanitaria erano obiettivi prioritari per migliorare la vita della popolazione ecuadoriana: p. Efrem ha costruito scuole, asili, dispensari, case parrocchiali e sociali, chiese. La sua vita è stata un luminoso esempio di amore e solidarietà.

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